CATANZARO :: 07/01/2011 :: La “signorina” Toraldo, così la chiamavamo tutti, era una figura importante della vecchia Catanzaro: collaboratrice preziosa di questo Ente, era stata, per molti anni, custode integerrima e preziosa dell’unico Museo di cui era dotata la città: il Museo Provinciale di Villa Margherita. Migliaia di giovani e giovanissimi, nei quarant’anni in cui la “signorina” aveva esercitato di fatto il suo servizio al Museo, sono passati dalla struttura culturale cittadina, benevolmente accolti dalla Toraldo, che, con veloce precisione, spiegava ai visitatori l’importanza delle raccolte, commentava i quadri e le scene in essi raffigurate ed, infine,come ultimo bene prezioso, dopo una fugace visione delle monete antiche, di svelava quello che di più colpiva l’immaginazione: la ghigliottina cittadina, quella che aveva procurato la morte ad alcuni patrioti catanzaresi ed all’ultimo brigante calabrese.
Il suo era un “mestiere” di famiglia, perché il padre era stato il custode “storico” del museo, quello che aveva difeso sino all’ultimo i beni culturali, le “radici della città”, quando ,durante la guerra, prima i tedeschi e poi alcuni militari canadesi, forse ubriachi, pretendevano fossero loro consegnati. Toraldo padre seppe resistere anche alle minacce portategli con la pistola alla tempia, pur di non tradire il suo mandato.
Storie, ormai dimenticate, di una vecchia Catanzaro che forse non esiste più, una Catanzaro semplice, popolata di gente dai buoni sentimenti e forte della coscienza del proprio dovere, come Flora Toraldo, cui va oggi il nostro affettuoso pensiero.
Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro
Michele Traversa, Parlamentare-Già Presidente della Provincia
