Catanzaro :: Rapporto Svimez: Save the Children, questo ulteriore allarme sulla condizione dei minori del Sud non rimanga inascoltato.

CATANZARO :: 30/07/2015 :: Rapporto Svimez: Save the Children, questo ulteriore allarme sulla condizione dei minori del Sud non rimanga inascoltato. Di massima urgenza piano nazionale di contrasto alla povertà minorile. L’Organizzazione ha aperto finora 1e “Punti Luce”, centri socio-educativi in 8 regioni, incluse Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

“I dati del rapporto Svimez sono estremamente preoccupanti perché evidenziano un costante e grave peggioramento della condizione delle famiglie e dei giovani  nel Mezzogiorno, con un aumento della povertà assoluta e il crollo delle possibilità di spesa dei nuclei familiari, anche per beni e sevizi cruciali come la salute e l’istruzione.  Inoltre la percentuale di giovani disoccupati o che non sono neanche in cerca di lavoro o in formazione – i cosiddetti Neet – ha raggiunto livelli inaccettabili. Anche le nascite sono diminuite in modo sensibile. Di fatto stiamo negando a milioni di bambini e adolescenti del Sud condizioni di vita e crescita minimamente accettabili e il galoppante impoverimento sta portando tante coppie anche alla rinuncia ad avere figli”, commenta Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa Save the Children.

“L’impoverimento demografico, sociale ed educativo dei minori  è un’ipoteca pesantissima sul loro presente e  sul futuro dell’intero paese. E’ di massima urgenza e non più rimandabile un piano nazionale di contrasto della povertà che affronti e dia risposta sia alla povertà economica che a quella educativa di milioni di bambini e famiglie, soprattutto nel Mezzogiorno”, conclude il Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Save the Children:  13 “Punti Luce” contro la povertà educativa

Save the Children, nell’ambito della campagna “Illuminiamo il Futuro”, è impegnata al massimo delle sue possibilità in un ampio e crescente intervento di contrasto alla povertà educativa, con l’apertura – finora – di 13 “Punti Luce” in 8 regioni, comprese Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Si tratta di centri socio-educativi  gestiti,  in collaborazione con associazioni partner dove bambini e  adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attività sportive, culturali e creative. I bambini e gli adolescenti in condizioni accertate di povertà, saranno inoltre sostenuti da una dote educativa: un piano formativo personalizzato che consentirà ad esempio l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso di musica o sportivo, la partecipazione ad un campo estivo o altre attività educative definite in modo personalizzato.