Catanzaro :: Salvatore Magarò su nuovo governo.

CATANZARO :: 30/04/2013 :: “Un esordio che, nonostante tutto, fa ben sperare, quello del neo premier Letta. Sul solco di una rinnovata pragmaticità che non nasconde a se stessa la difficoltà del momento e che proprio per questo riesce a redimere lo scontro tra schieramenti e a riportare tutti alla necessità di lavorare insieme, per uscire dalla grave situazione che stiamo vivendo. Nelle parole del giovane premièr le emergenze – lavoro, giovani, riduzione delle tasse e dei costi della politica – e le esigenze.

Al primo posto la pacificazione del Paese e la volontà di lasciarsi alle spalle un trentennio di lotte intestine e invettive personali”. Così il consigliere regionale Salvatore Magarò che non nasconde apprezzamento per le linee programmatiche pronunciate dal neo presidente del Consiglio.

“Dalle parole del premier – continua Magarò – la volontà, che a tratti diventa preoccupazione, di essere credibili, di fronte al Paese e nelle sedi europee. Ed in effetti, quella della serietà può diventare la chiave di volta che ci permetterà di rimettere in piedi l’Italia. La disponibilità alla rinuncia e l’equilibrio, come tratto distintivo del nascente esecutivo, sono poi parte integrante di quel processo di pacificazione di cui il nostro Paese ha estremo bisogno.

La pacificazione tra i generi, (la presenza delle donne nell’esecutivo va in questa direzione), tra gli schieramenti, tra le generazioni, è la condizione indispensabile perché si possa tornare a far prevalere le ragioni del confronto, anche franco e serrato, a ricostruire gli spazi di agibilità politica e democratica, a dare risposte ai bisogni della gente”.

“E’ un programma ambizioso quello illustrato da Letta – ha aggiunto l’esponente regionale – perché guarda al futuro con la chiara volontà di lasciarsi alle spalle le contrapposizioni e le contraddizione del passato. L’approccio chiaro, fuori dal politichese e l’appello a ricostruire la fiducia reciproca – ha concluso Magarò – sono elementi intorno ai quali può riaggregarsi l’impegno civico e politico delle forze buone del nostro Paese”.