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Cetraro :: Abusivismo: il Tar Calabria rigetta il ricorso proposto dal cetrarese Piazza.

CETRARO :: 10/11/2010 :: Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, Seconda Sezione, di Catanzaro composto dai Signori Magistrati : Daniele Burzichelli, Presidente FF, Estensore; Anna Maria Verlengia, Primo Referendario ed Antonio Andolfi, Referendario, con Sentenza nr. 02670/2010 depositata in Segreteria in data 08/11/2010, si è definitivamente pronunciato sul ricorso proposto dal sig. Francesco Piazza, cetrarese, rappresentato e difeso dall'Avv. Michele Rizzo contro il Comune di Cetraro in persona del Sindaco Giuseppe Aieta, rappresentato e difeso dagli Avvocati Eugenio Artusa e Donatella Canonaco, tendente ad ottenere l'annullamento del provvedimento di rigetto della domanda di definizione degli illeciti amministrativi e degli atti conseguenti, rigettandolo perchè infondato in fatto e diritto e condannando il ricorrente al pagamento delle spese di lite.

Nell'estate del 2006 il Pubblico Ministero Domenico Fiordalisi, nell'ambito di specifico Procedimento Penale, delegava la Stazione Carabinieri di Cetraro Marina comandata dal Luogotenente Pasquale Schettini a svolgere indagini su alcuni fabbricati posti sul Porto di Cetraro. Durante gli accertamenti posti in essere congiuntamente al personale dell'Ufficio Tecnico Comunale venne accertato che detti fabbricati, tra cui quello del ricorrente (vedasi foto), erano sorti abusivamente su suolo demaniale marittimo, senza alcuna autorizzazione da parte dell'Autorità competente e per gli stessi non era stata effettuata alcuna sanatoria. Ciò posto venivano immediatamente intrapresi i dovuti provvedimenti con l'emanazione da parte del Comune di apposita ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi poichè gli immobili di che trattasi non sono suscettibili di sanatoria in quanto sorti completamente su area di proprietà del Demanio Marittimo dello Stato e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale.

Nel frattempo il Sig. Piazza, tramite l'Avv. Rizzo, impugnava l'ordinanza di ingiunzione del Comune di Cetraro chiedendo l'annullamento e la sospensione dell'esecuzione del provvedimento ma, anche questa richiesta, con Ordinanza nr. 146/2007 resa in data 08/03/2007 il Tar Calabria (Presidente Guido Romano, Pierina Biancofiore, Consigliere, Roberta Cicchese, Referendario relatore), "rilevato che da un sommario esame il provvedimento impugnato appariva legittimamente adottato sul presupposto della parziale demanialità dell'area sulla quale sorge il fabbricato" respingeva l'istanza di sospensione dell'ordinanza impugnata, rinviando nel merito all'Udienza definitiva.

Il Tribunale Amministrativo Regionale considerato che il ricorso manifestamente infondato decideva con sentenza in forma semplificata. Il ricorrente lamentava "eccesso di potese per difetto di istruttoria e di motivazione" evidenziando che : gli accertamenti dell'Ufficio Tecnico Comunale e dell'Arma dei Carabinieri provenivano da organi privi di competenza in materia di delimitazione di aree demaniali e non indicavano da quali fonti tecniche sarebbero giunti alla determinazione dello sconfinamento, posto che le funzioni amministrative sul litorale marittimo e sulle aree demaniali immediatamente prospicienti sono delegate alle Regioni ; che non spettava all'Autorità Comunale definire la linea demaniale ; che il provvedimento impugnato non indica il sistema da cui si è attinta la documentazione circa la demarcazione dell'area demaniale.

Tutte le censure sono state ritenute infondate dai Giudici in quanto : il provvedimento impugnato è motivato per relationem tramite rinvio agli accertamenti compiuti dall'Ufficio Tecnico Comunale e dai Carabinieri, con la conseguenza che non rileva il fatto che nel provvedimento impugnato non si sia fatta specifica menzione delle modalità di individuazione della linea demaniale ; che il ricorrente, piuttosto, avrebbe dovuto muovere specifiche contestazioni avverso tali accertamenti, decucendone l'erroneità o il difetto di motivazione ; il fatto che la competenza in materia di demanio marittimo spetti ad altri soggetti non impedisce al Comune di rilevare, in sede di esercizio delle funzioni edilizie e urbanistiche sue proprie, che l'area su cui insiste un immobile appartiene al Demanio. Il ricorrente lamentava infine anche "perplessità della motivazione per contrasto con atti presupposti" sul rilievo che in data 15/03/1978 era stato rilasciato certificato di abitabilità. Ma, giustamente, i Magistrati del Tar hanno evidenziato che "il rilascio del certificato di abitabilità assolve funzioni ben diverse da quelle relative alla certificazione della conformità urbanistica ed edilizia dell'opera, non può certo costituire implicito assenso alla sanatoria dell'illecito (men che mai in difetto dei presupposti di legge)".

Per tutti questi motivi, il ricorso proposto da Piazza Francesco è stato rigettato e lo stesso è stato condannato alla rifusione delle spese di lite in favore del Comune di Cetraro, liquidate in complessivi Euro 1.790,00, oltre accessori di legge se dovuti. Il Tribubale ha, altresì, ordinato che la Sentenza sia eseguita dall'Autorità Amministrativa.

Appresa la notizia ed avuta copia della sentenza Emilio Quintieri, già Consigliere Nazionale dei Vas ed esponente dei Verdi, che aveva più volte denunciato la questione "immobili abusivi sul porto di Cetraro" e diffidato gli Uffici Comunali a procedere per quanto di competenza, auspica che sia giunta l'ora di definire la questione e di dare esecuzione alle ordinanze di demolizione nel rispetto delle norme di Legge e di quanto disposto dall'Autorità Giudiziaria competente. In difetto farò presentare dettagliata Interrogazione Parlamentare ai Ministri della Giustizia, dell'Interno e dell'Ambiente e Tutela del Territorio da parte di amici Deputati della Repubblica.

Naturalmente l'interessato ha 60 giorni di tempo dalla notifica della sentenza per impugnarla innanzi al Consiglio di Stato, ultimo organo di giustizia amministrativa, chiamato a pronunciarsi in merito alla vicenda.

Emilio QUINTIERI

già Consigliere Nazionale Vas ed esponente dei Verdi