CETRARO :: 25/09/2025 :: Nelle prime ore di questa mattina, a Cetraro (Cs), i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, con il supporto delle articolazioni specialistiche e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro nei confronti di 8 indagati. Il provvedimento è stato disposto sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai reati, a vario titolo contestati, di associazione per delinquere finalizzata a estorsioni (tentate e consumate), furti aggravati, detenzione e porto di materiale esplosivo, armi da fuoco e strumenti atti a offendere, ricettazione, riciclaggio e lesioni personali, alcuni dei quali aggravati dal metodo mafioso.
Il provvedimento trae origine da un’articolata attività investigativa, avviata nell’ottobre 2022 dai Carabinieri della Compagnia di Paola e successivamente arricchita da ulteriori accertamenti sviluppati dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza.
Le indagini, condotte anche mediante servizi tecnici e riscontri sul campo, nonché attraverso l’analisi di sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di delineare – nella fase ancora preliminare e soggetta a verifica processuale – l’esistenza di un’associazione per delinquere attiva a Cetraro e nei territori limitrofi, composta da 7 degli 8 indagati, dedita alla commissione di diversi reati, alcuni connotati dalle modalità mafiose.
Tra i fatti contestati figurano due tentativi di estorsione ai danni di imprenditori operanti nei settori sanitario e dei trasporti; il più recente episodio, avvenuto il 14 agosto scorso, ha riguardato una discoteca di Sangineto (Cs), colpita con colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio. Contestati, inoltre, due tentativi di furto ai danni di sportelli bancomat, la ricettazione di numerose auto e targhe (strumentali alla commissione di ulteriori reati), episodi di lesioni personali e la detenzione illegale di armi ed esplosivi, utilizzati anche per atti intimidatori a fini estorsivi.
Degli otto indagati, quattro sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere, tre agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari.