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Cosenza :: Droga: operazione dei Carabinieri, sette arresti nel Cosentino.

COSENZA :: 11/01/2010 :: Accusati di un vasto traffico di droga sono Pasquale Gaccione, 20 anni, e Camillo Antonio De Maddis, 19 anni, già detenuti, Antonio Feraco, 43 anni, gia' ai domiciliari, Francesca Molinari, 51 anni, Agostino Ritacco, 29 anni, Angelo Capalbo, 36 anni, e Gaetano Spezzano, 23 anni, questi ultimi due finiti ai domiciliari.

L'operazione, denominata "Paco", dal soprannome del principale indagato, ha interessato il territorio dei comuni di Acri, Bisignano, Cosenza, Rende e Lamezia Terme (Cz) ed e' stata condotta da oltre 70 Carabinieri con l'ausilio di unita' antidroga del Gruppo Operativo "Calabria" di Vibo Valentia. Notificati cinque avvisi di garanzia ad altre persone coinvolte nell'indagine ed effettuate undici perquisizioni domiciliari ad altri sei diversi soggetti, assuntori di sostanze stupefacenti. L'attività' investigativa ha avuto inizio il 18 dicembre del 2008, quando i militari della Stazione di Acri hanno arrestato Antonio e Pasquale Gaccione, padre e figlio, in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di 312 grammi di marijuana. Si e' dato inizio ad una serie di intercettazioni, telefoniche ed ambientali, che hanno permesso di documentare ben 52 episodi di spaccio e di scoprire come la droga venisse acquistata a Cosenza, per poi essere rivenduta ad Acri nei pressi di un noto bar. Pasquale Gaccione, secondo quanto riferito in conferenza stampa, si avvaleva della collaborazione di Angelo Capalbo, il quale, oltre che assuntore e quindi acquirente di stupefacente, lo coadiuvava nello smercio. Cosi' come anche Gaetano Spezzano, poi entrato in concorrenza con gli ex soci. Anche la Molinari e Feraco si sarebbero occupati dello smercio. Gaccione aveva una serie di problemi di carattere economico in quanto molto spesso gli assuntori non gli pagavano la sostanza stupefacente. Tra questi c'era anche De Maddis, che aveva un debito di circa 2000 euro. Così, per saldarlo, divenne lui stesso spacciatore. Un'altra persona, non indagata, non riuscendo a saldare i suoi debiti, e' perfino scappata in Germania. L'attività' illecita del gruppo e' stata però interrotta dall'arresto di Pasquale Gaccione e Camillo Antonio De Maddis per l'omicidio di Fabrizio Greco, il ragazzo arso vivo nella notte del 28 marzo 2009, a seguito di una lite. Omicidio che però non e' da collegare al traffico di stupefacenti, anche se Greco era un cliente dei suoi assassini. Il fatto di sangue ha modificato gli equilibri del gruppo. Il traffico passò in mano a Feraco, appena finiti i suoi arresti domiciliari, che si riforniva dal cosentino Ritacco.