Cosenza :: Federsolidarietà: lavorare seriamente nell’ambito dei servizi sociali.

COSENZA :: 04/03/2011 :: Federsolidarietà di Confcooperative rileva che in alcuni bandi per l’affidamento di servizi sociali nei Distretti Socio Sanitari è ancora presente il grande equivoco che vede i servizi sociali quale bacino occupazionale per persone svantaggiate, quasi fossero assimilabili ai “lavori di pubblica utilità”.

Fra i tanti, si pensi al bando di gara per l'Affidamento del Servizio di Assistenza Domiciliare ai Disabili Gravi e Persone non Autosufficienti del Distretto Nord della Locride. In tale bando viene  data, indifferentemente e senza alcun riscontro di maggior merito nel punteggio di aggiudicazione, la possibilità di impiegare personale specializzato con titolo di OSA ovvero, in alternativa, persone con “grave disagio sociale” scelte da un “elenco predisposto dal Comune”.

Federsolidarietà respinge con forza questa sub-cultura dei servizi sociali intesi come bacino occupazionale – è quanto dichiara Gianni ROMEO presidente regionale del settore sociale della Centrale cooperativa.

“Le persone disabili gravi e non autosufficienti, così come le persone con gravi svantaggi sociali, hanno bisogno di alta professionalità e di un pieno rispetto della loro condizione. Lavorare seriamente nell'ambito dei servizi sociali richiede competenze specifiche per la grande delicatezza delle problematiche affrontate. Chi ha  gravi disagi sociali deve essere destinatario dei servizi e non  operatore. Auspichiamo che i Distretti tengano conto di questa imprescindibile esigenza e che le Amministrazioni Comunali vigilino su questa tendenza assolutamente inaccettabile.

Federsolidarietà di Confcooperative con i suoi associati eserciteranno una funzione di controllo e denuncia di queste violazioni dei diritti delle persone svantaggiate”.