Cosenza :: Il Divino nell’arte contemporanea al Museo dei Brettii.
COSENZA :: 21/09/2012 :: L’arte sacra che rinasce dalle rovine di un terremoto è sempre un piccolo miracolo cui l’umanità guarda con gratitudine. La Cattedrale di Noto o la Chiesa di San Giuseppe a L’Aquila sono due fra i casi più famosi di ricostruzioni dopo imponenti devastazioni. Ma in che modo gli artisti contemporanei riescono a misurarsi con il peso della storia, l’interpretazione religiosa, il prestigio di chi li aveva preceduti? Ed attraverso quali percorsi riescono a sanare le ferite inflitte a muri ed opere da un violento sisma?
A queste domande si propone di rispondere la Mostra che sarà inaugurata la prossima settimana al Museo dei Brettii e degli Enotri. Dopo aver ospitato sette anni fa l’ importante esposizione “Da Picasso a Warhol, opere dalla collezione Bilotti” dedicata ai più grandi pittori del ‘900, il Complesso monumentale di S. Agostino accoglie ora gli artisti che hanno aperto il XXI secolo facendo rivivere antiche basiliche ricostruite dopo disastrosi terremoti.
La Mostra “Il Divino nell’arte contemporanea” sarà inaugurata giovedì 27 settembre alle ore 17 con la partecipazione del noto critico Vittorio Sgarbi che al tema ha recentemente dedicato un libro, “L’ombra del Divino nell’arte contemporanea”, che verrà presentato nell’occasione. “La mostra e la presentazione del libro – dice l’Assessore alla Comunicazione Rosaria Succurro- sono state pensate insieme per dare visibilità ad un fenomeno crescente nel panorama dell’arte contemporanea in Italia, quello di un numero sempre maggiore di artisti di qualità che praticano un’arte figurativa aperta alle istanze umanistiche e del Sacro.”
L’evento è curato da Roberto Bilotti, con la collaborazione di Giovanni Intra Sidola. Tre gli espositori cosentini: Maurizio Orrico, Adele Ceraudo (di cui Sgarbi pubblica due opere nel suo libro) e Niccolò De Napoli, che hanno partecipato all’ultima edizione della Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi.
La Mostra resterà aperta fino al 14 ottobre.
Gli orari: da martedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
Sabato e domenica: dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30
Dal 1 ottobre l’orario pomeridiano viene anticipato di un’ora: dalle 15,30 alle 18,30.
Il Museo resta chiuso di lunedì.