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Cosenza :: In Commissione urbanistica la proposta del presidente Lo Gullo di intitolare l’attuale via Piave a Jole Santelli.

COSENZA :: 22/10/2020 :: E’ stata illustrata questa mattina, nel corso di una seduta della Commissione consiliare urbanistica, la proposta del Presidente dell’organismo consiliare Massimo Lo Gullo di intitolare l’attuale via Piave alla Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, prematuramente scomparsa la scorsa settimana. Nel suo intervento lo Gullo ha spiegato ancora una volta le ragioni della sua proposta.

“Nasce dal fatto – ha evidenziato- che l’attuale via Piave è la strada dove Jole Santelli ha vissuto e dove ha trascorso gli ultimi momenti della sua purtroppo breve esistenza, ma anche dal fatto che la nostra Presidente resterà a futura memoria nella storia della Calabria e della nostra città. Jole Santelli – ha aggiunto Lo Gullo – rappresenta un esempio di donna coraggiosa che ha messo da parte la sua malattia per rappresentare la nostra e la sua amata Calabria fino all’ultimo giorno della sua vita. Mi piace pensare – ha detto ancora Massimo Lo Gullo – che ogni qual volta qualcuno passerà da quella strada possa ricordare che proprio lì abitava Jole Santelli, donna coraggiosa e Presidente della Regione Calabria. So benissimo che la legge prevede, per l’intitolazione delle strade, che siano trascorsi almeno dieci anni dalla morte – ha aggiunto Lo Gullo – ma la deroga che ho chiesto al Prefetto poggia su un ragionamento che non può essere tralasciato: Jole Santelli è stata la prima Presidente della Regione Calabria, amata da tutta la comunità regionale, circostanza questa risultata evidente ai suoi funerali per i quali sono arrivate a Cosenza le più alte cariche dello Stato: dal Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, al Ministro dell’Interno La Morgese, alla Presidente del Senato Casellati, fino al Vice Presidente della Camera dei deputati Rosato. Jole Santelli si è messa al servizio della sua terra, accettando la candidatura alla Presidenza della Regione e anteponendo l’interesse generale alla sua salute personale”.

Lo Gullo ha anche proposto che anziché tutta via Piave possa intitolarsi a Jole Santelli solo il tratto più vicino alla sua abitazione. Favorevoli alla proposta di Lo Gullo si sono dichiarati i consiglieri Vincenzo Granata, Annalisa Apicella, Andrea Falbo e Carmelo Salerno. Per quest’ultimo la proposta di Massimo Lo Gullo è “un atto di sensibilità politica importante. Ci sono delle norme che disciplinano la materia, ma vediamo se è possibile derogare, vista la particolarità del caso e visto che parliamo di una persona che ha amato così tanto la sua terra, che per essa ha lottato fino alla fine e che viene ricordata a tutti i livelli, regionali e nazionali, da tutte le parti politiche. Mi auguro che si possa intitolare la strada a Jole Santelli – ha concluso Salerno – perché lo merita e perché è giusto che venga ricordata nel futuro della nostra comunità e di tutta la Calabria”. Di segno contrario il consigliere Covelli che già nei giorni scorsi aveva espresso il suo parere sulla stampa. “Non vorrei che questa tragedia che ha colpito la Calabria e la città di Cosenza per la prematura scomparsa del Presidente della Regione Jole Santelli – ha aggiunto in commissione Covelli – oggi continui ad alimentare la scia del pietismo, utilizzando un sentimento che ha colpito tutti per elaborare e proporre iniziative che ritengo estemporanee”. E Covelli ne ha spiegato le ragioni che ha definito “fondamentali”. “A meno di fatti eccezionali, le deroghe prima dei dieci anni non sono consentite; inoltre tutto questo è materia di giunta comunale, nessuna commissione può decidere, né può decidere il Consiglio comunale. Tutt’al più si può dare un input alla Giunta per vedere cosa ne pensa”. Covelli ha indicato anche un’altra motivazione: “io sono perché si ricordi Jole Santelli, ma nei tempi e nei modi previsti per legge”.

Un’altra perplessità per Covelli è la strada prescelta per il cambio di toponimo. “Via Piave ricorda – ha detto – il sacrificio dei caduti in guerra. Ci sono tante altre strade vuote e senza nome in città. Per quale ragione fare oggi forzature quando si sa a priori che il caso di specie non integra una delle deroghe previste dalla Prefettura? Non ci può essere la mia firma a nessuna delle proposte che va in questa direzione. Ho fatto l’assessore alla toponomastica e mi sono scontrato più volte con la Prefettura. Mi trovo in disaccordo a produrre forzature quando le stesse non potranno essere accolte”. Immediata la replica del Presidente della Commissione urbanistica Lo Gullo che non ha condiviso l’intervento di Covelli. “Ho indicato Via Piave per un motivo ben preciso – ha detto Lo Gullo – perché qui Jole Santelli è nata e qui ha vissuto fino all’ultimo giorno della sua esistenza. La questione politica non mi interessa perché si è trattato di una proposta nata dal profondo del cuore”. Qualche dubbio sulla proposta di Lo Gullo lo ha sollevato anche il consigliere Giuseppe D’Ippolito, anche se ha subito spazzato via ogni tentazione di strumentalizzazione politica “per l’onestà, il candore, la disponibilità e la serietà di Massimo Lo Gullo che è al di sopra di qualsiasi dubbio. E’ pur vero che ci sono delle norme tecniche e statutarie. Penso che le perplessità si possano superare intitolando la sala del Consiglio comunale a Jole Santelli e la sala delle commissioni al giornalista Antonino Catera. Ci sono strade anche recenti anche di questa consiliatura – ha aggiunto D’Ippolito – che hanno modificato toponomastiche storiche senza particolari condivisioni del sentimento popolare. La proposta di Lo Gullo è di tutto rispetto. E non vedo motivi ostativi – ha concluso il consigliere di Fratelli d’Italia”.

Il consigliere Gisberto Spadafora ha apprezzato l’iniziativa di Lo Gullo, ma ha posto due problematiche: “la prima – ha detto -di tipo soggettivo e riguarda la persona e ci trascina tutti quanti perché c’è una forte componente emotiva che ci porta ad agire velocemente e poi c’è una problematica di tipo oggettivo con la quale la commissione consiliare deve fare i conti: la normativa, una legge del 1927, che regolamenta la materia che nasce a cavallo tra le due guerre. La deroga la concede il Ministero dell’Interno ed è la Prefettura che deve decidere”. Spadafora ha indicato una scappatoia: “Jole Santelli – ha detto -si è spesa per la Nazione, da sottosegretario di Stato, nell’interesse dell’intero Paese. In questo modo non alimentaremmo lo scontro politico che non renderebbe giustizia al ricordo che di Jole Santelli vogliamo conservare”. In alternativa Gisberto Spadafora ha proposto l’intitolazione a Jole Santelli del Salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. In chiusura, ancora un intervento di Damiano Covelli che ha provato a sintetizzare i lavori. “Jole Santelli – ha concluso Covelli -merita di essere ricordata nella toponomastica della città. Si tratta oggi però di non fare fughe in avanti affinché la proposta non appaia diversa dall’idea che ha avuto Massimo Lo Gullo. Non mi trova d’accordo il fatto di voler cambiare il toponimo. Non siamo noi a decidere. La commissione consiliare deve chiedere alla Giunta di adottare un atto affinché, quando saranno maturi i tempi, si possa intitolare una strada della nostra città a Jole Santelli per ricordarla a futura memoria e alle nuove generazioni. Così la proposta la sottoscriverei”. Al termine, la Commissione ha deciso di aggiornarsi alla prossima settimana per una consultazione con i tecnici comunali che si occupano della toponomastica cittadina.