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Cosenza :: La Flp Cisl sui disservizi postali.

COSENZA :: 25/10/2011 :: Leggiamo dalle cronache cittadine di continui disagi negli Uffici Postali di Cosenza. Questi sono dovuti in gran parte a problemi strutturali, atavici, che colpiscono l’intera Filiale da anni (carenza del personale, strumenti lavorativi obsoleti, locali inadeguati) ed in parte dallo stato di agitazione  proclamato dalla SLP Cisl, insieme ad altre organizzazioni sindacali, che per il mese di ottobre prevede l’astensione dei lavoratori da prestazioni aggiuntive e straordinarie.

Sentiamo di scusarci con gli utenti/clienti che in questi giorni avvertono ancora maggiori problemi ma crediamo sia questa una misura necessaria per il benessere dei nostri lavoratori e per il bene della nostra azienda. Nell’occasione vogliamo  denunciare l’atteggiamento aziendale che non solo ostacola la protesta ma omette di informare i cittadini dei possibili disagi creati dallo sciopero, per questa omissione è stata inoltrata formale denuncia alla commissione di Garanzia.

La nostra organizzazione territoriale sostiene d’altronde una vertenza che ha carattere nazionale, incentrata sulla carenza degli organici negli Uffici Postali e nei centri di recapito, sul mancato pagamento dell’intero premio di risultato 2010 e la rinegoziazione  del triennio 2011-2013, sulla riorganizzazione del Settore Recapito.

Poste Italiane è un’azienda dalla doppia verità, all’esterno vanta utili miliardari in bilancio ed all’interno riduce l’occupazione ed i salari, investe poco e male in strutture e uffici, strumenti e mezzi, formazione ed innovazione. Comprendiamo le ragione di quei cittadini di Cosenza, ma non solo, che hanno denunciato ai giornali locali disservizi e disagi che si verificano negli Uffici, è una situazione intollerabile anche per noi.

Rispetto agli utili proclamati, ogni giorno negli Uffici Postali, i tempi di attesa in coda agli sportelli aumentano, sia perché al già poco personale presente si impongono ferie forzate sia perché il nuovo sistema informatico, costato milioni di euro, funziona a singhiozzo. In tutto questo la pressione commerciale, per la vendita di ogni prodotto e servizio, aumenta sino ai limiti della decenza e della legalità.

I cittadini ovviamente mostrano il loro malessere e disappunto agli operatori che ogni giorno, con difficoltà ed abnegazione, sono sul posto di lavoro per fare il loro meglio. Il disagio, le difficoltà di pensionati e cittadini non tocca minimamente il management che taglia i premi di produttività ai lavoratori, erogandosi invece premi di risultato da centinaia di migliaia di euro.

I lavoratori ed i sindacati che li rappresentano non sono più disponibili ad accettare questo stato di cose. Occorre ricordare che se Poste Italiane è stata risanata il merito è dei lavoratori che per garantire i servizi ai cittadini hanno lavorato e continuano a lavorare senza i necessari strumenti, in uffici spesso insalubri ed insicuri, con pressioni incessanti per obiettivi  commerciali spesso impossibili. Lo sciopero delle prestazioni aggiuntive terminerà il 30 ottobre ma se non ci saranno risposte soddisfacenti i lavoratori andranno avanti nella lotta, per il loro bene e per il bene di Poste Italiane.  

Dario Filice
Segretario FLP Cisl Cosenza