fbpx

Cosenza :: Nave veleni: Lannes, il piroscafo Catania è affondato nel 1943.

COSENZA :: 10/02/2010 :: Il piroscafo Catania è affondato nel 1943 e quindi il caso della nave dei veleni al largo delle coste tirreniche calabresi è tutt’altro che chiuso: lo ha detto il giornalista Gianni Lannes, a Cosenza, presentando nuove prove sulla vicenda del relitto trovato al largo di Cetraro e che, secondo un collaboratore di giustizia di ‘ndrangheta, sarebbe stato utilizzato, facendolo affondare in mare, per smaltire illecitamente rifiuti tossici.

‘Il caso della nave dei veleni non e’ chiuso, ma spalancato. Sono stanco – ha aggiunto Lannes – delle menzogne dei poteri forti”. Sulla vicenda del relitto in base alle dichiarazioni di Francesco Fonti che faceva riferimento ad una nave la ”Cunsky” era stata avviata un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Paola che poi, per competenza, era passata alla Dda di Catanzaro. Dalle indagini svolte con l’ausilio di una nave inviata dal Ministero dell’Ambiente era emerso che l’imbarcazione era il piroscafo Catania affondato nel 1917. ”Il procuratore Grasso e il ministro Prestigiacomo – ha sostenuto Lannes – lo scorso ottobre hanno affermato che quella nave al largo di Cetraro non e’ la Cunsky, ma il piroscafo Catania affondato nel 1917. Quello che non torna e’ la trasparenza degli elementi raccolti: in particolare non combaciano le coordinate. Ma non convinto di cio’ ho fatto un salto a Londra e dopo aver consultato gli archivi del ministero della Difesa ho scovato il certificato di nascita del Catania: e’ stata affondata il 4 agosto del 1943 nel porto di Napoli. Quindi secondo documenti ufficiali il Catania e’ stata in servizio fino al ’43”. ”Mi sa che il ministro Prestigiacomo – ha detto ancora Lannes – dovrebbe fare un ripasso di storia, oltre che di coscienza. Non c’e’ alcun pericolo di omonimia perche’ ho controllato che esisteva un altro piroscafo ‘citta’ di Catania’ sempre affondato nel 1943. Vorrei sapere come fanno a smentire i documenti del ministero. Nessun giornalista o rappresentante della Procura ha seguito il monitoraggio della ‘Mare oceano’. Vorrei vedere le perizie e i dati della comparazione. Ho fotografato in Calabria bidoni con materiali radioattivi che stanno li’ in attesa delle carrette. Ad aprile presentero’ a Roma un dossier sulle navi dei veleni”.