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Cosenza :: Protocollo di intesa Conai – Comune di Cosenza: raggiunto il 52,5% di raccolta differenziata.

COSENZA :: 12/09/2014 :: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dall’avvio del nuovo piano di raccolta differenziata nel Comune di Cosenza”. A dirlo, questa mattina, nella Sala di Rappresentanza del Complesso di San Domenico (via Sertorio Quattromani), a Cosenza, Roberto De Santis, Presidente CONAI nel corso della di presentazione dei risultati del protocollo di intesa siglato dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e dal Comune di Cosenza, relativo all’avvio di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti urbani nel territorio comunale.

“Dopo un anno di attività, grazie alla proficua collaborazione con il Comune – ha rimarcato De Santis – possiamo dire di essere andati oltre le reciproche aspettative: Cosenza è tra le città più virtuose del Sud. Siamo convinti che questa positiva esperienza possa servire da esempio anche per altre comunità calabresi, in una Regione che vive, sul fronte dei rifiuti urbani, una situazione molto critica. Il progetto messo in atto sottolinea ancora una volta l’impegno che il CONAI sostiene a favore delle aree in ritardo nel perseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Si tratta ora di consolidare e migliorare i risultati raggiunti a Cosenza: CONAI conferma il suo impegno a tal fine”.

La raccolta differenziata a Cosenza è arrivata al 52,5 % inserendosi ben al di sopra della media nazionale e dello stesso Sud Italia, dal momento che la raccolta differenziata in Italia raggiunge il 42,3%, mentre nel Mezzogiorno tocca il 28,9 %, secondo il Rapporto ISPRA 2014. “L’aver raggiunto la percentuale di circa il 60% (picco nel mese di febbraio), risultato storico nell’ambito della raccolta differenziata dei rifiuti, – ha aggiunto Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza – fa della città di Cosenza un esempio virtuoso di tutto il Sud Italia. Grazie alla determinazione dell’Amministrazione municipale e al prezioso supporto di Conai, il capoluogo bruzio può oggi equipararsi a Comuni del Settentrione dove le buone pratiche urbane sono una realtà consolidata da più anni. Ciò vuol dire che le grandi sfide di civiltà possono essere vinte anche sul nostro territorio.

I dati raggiunti e che presentiamo oggi, ci inorgogliscono in quanto con la raccolta differenziata si centra l’obiettivo di ridurre l’inquinamento ambientale e del sottosuolo, migliorando gli standard di qualità della vita dei cittadini e contribuendo alla sostenibilità del territorio. Solo così, difatti, miglioreremo ancor di più i risultati attuali e avremo l’opportunità di lasciare alle future generazioni un ambiente che possa davvero dirsi sano”.

“Sono 1300 – ha rimarcato Stefano Ciafani, Vice Presidente nazionale Legambiente – i Comuni ricicloni premiati da Legambiente per aver superato nel 2013 il 65% di differenziata finalizzata al riciclaggio. Questo è stato possibile grazie alla raccolta domiciliare promossa dalle amministrazioni locali, al lavoro quotidiano delle aziende di igiene urbana e degli 8 milioni di cittadini che vivono in queste città. Si tratta dell’Italia che, grazie ad un moderno ciclo dei rifiuti, alimenta l’industria del riciclo e combatte la discarica. È questa la soluzione per allontanare lo spettro dell’emergenza presente ancora in alcune regioni, a partire dalla Calabria. Siamo felici che questa rivoluzione, dopo essere arrivata in alcuni comuni calabresi più piccoli, sia giunta ora, grazie anche al Conai, in un capoluogo come Cosenza. Nonostante alcune difficoltà operative che vanno superate ottimizzando il servizio, questa è la strada da seguire. Solo replicando questo modello in tutta la regione, praticando la tariffazione puntuale e le politiche di prevenzione, e costruendo tanti impianti di riciclaggio, a partire da quelli per la frazione organica, si potrà archiviare la vergogna della dittatura delle discariche e delle emergenze con i rifiuti in strada che hanno caratterizzato la storia calabrese degli ultimi venti anni”.

Secondo Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile: “Quello che è avvenuto a Cosenza è un vero e proprio miracolo. Sono qui oggi – ha spiegato Ronchi – proprio per capire concretamente come sia stato possibile raggiunge questo risultato così importante in un solo anno, proprio in Calabria, dove la raccolta differenziata langue. E’ stato anche merito del Conai che ha fornito un supporto concreto e mirato alla città di Cosenza. Questo attesta che anche nel Mezzogiorno si possono avere delle eccellenze”.

Il protocollo d’Intesa tra il Comune di Cosenza e CONAI, con la partecipazione di Ecologia Oggi, la società che gestisce il servizio di raccolta, è stato siglato il 3 maggio 2013 e grazie ad esso è iniziata l’attività di implementazione del nuovo servizio di raccolta differenziata, con modalità porta a porta. Sino a quella data, il sistema di raccolta differenziata, era strutturato secondo un modello a cassonetto stradale, e le performance si attestavano a percentuali ben al di sotto degli obiettivi minimi fissati dalla normativa nazionale e regionale. Le attività preliminari sono state diverse e concentrate principalmente, soprattutto nella prima fase, nella formazione del personale addetto alla raccolta e alla distribuzione dei Kit alle utenze domestiche e non.

Particolare attenzione è stata posta alla fase di comunicazione e informazione delle utenze. Di particolare rilievo è stata l’attività formativa effettuata all’interno di alcuni istituti scolastici poiché gli alunni costituiscono un prezioso vettore di informazione nei confronti delle rispettive famiglie. La raccolta differenziata nel comune di Cosenza è stata avviata in modo graduale attraverso la suddivisione del territorio comunale in zone. La fase operativa di start-up è iniziata al termine delle attività di formazione, il 10 luglio 2013.

Tra tutte le zone in cui è stata avviata la raccolta differenziata, particolare attenzione merita la cosiddetta “Zona Franca” nella quale è in via di implementazione un sistema di raccolta porta a porta. Al fine di ottimizzare le modalità di raccolta e di raggiungere e superare l’obiettivo del 65% previsto dalla legge (testo unico ambientale D.Lgs 152/2006 s.m.i.), si vuole sperimentare nella zona franca  l’applicazione dello stesso modello di raccolta presente sul resto della città con l’aggiunta di un sistema che consenta di misurare i conferimenti da parte delle utenze e premiare le stesse in base al numero di conferimenti corretti effettuati.