COSENZA :: 11/12/2012 :: L’associazione culturale “Elpida”, consapevole delle opportunità che offre l’Unione Europea, delle difficoltà che incontrano i possibili fruitori ad orientarsi nei vari percorsi, ha deciso di cercare di colmare questo vuoto sociale e culturale. Sabato 15 dicembre 2012 sarà una data importante per “Elpida” perchè l’Associazione verrà presentata ufficialmente.
L’appuntamento è per le ore 17.30 presso il Cinema Italia di Cosenza. Ad introdurre i lavori sarà Delly Fabiano, Presidente di Elpida. Interverranno anche Giovanni Latorre, Rettore dell’Università della Calabria, Vera Corbelli, Segretario Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, e Antoine Gedeon, responsabile delle relazioni internazionali, University Pierre et Marie di Parigi.
L’Associazione Elpida, occupandosi di progettazione europea ed internazionalizzazione, mira a creare percorsi lavorativi, economici e sociali con lo sguardo rivolto non solo ai confini dello Stato, ma al contesto comunitario ed internazionale. All’interno dell’Associazione è presente una station work operativa che attraverso una newsletter mensile informa gli associati sulle opportunità offerte dall’Unione Europea. Il lavoro di Elpida può essere visto sotto due diversi aspetti, uno strettamente pratico ed un secondo socio-culturale.
L’Associazione, infatti, fornisce gratuitamente assistenza nella stesura dei progetti da un punto di vista tecnico, con l’ambizione di “educare” a pensare in un contesto internazionale, di formare i giovani a redigere progetti anche sotto il profilo dei contenuti favorendo certamente le possibili prospettive lavorative. A pochi giorni dalla presentazione ufficiale, l’Associazione può vantare già diverse sedi territoriali e numerosi accordi siglati con comuni, imprenditori ed enti locali e, tra questi, il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale.
La certezza è che lo sviluppo del territorio non possa prescindere dall’utilizzo dei fondi comunitari e dagli strumenti che fornisce l’Unione Europea. E’ necessario più che mai divulgarne l’informazione tra la gente nella convinzione che redigere progetti europei possa rappresentare per i giovani una concreta speranza di crescita.
