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Crotone :: Trecento candidati al Consiglio comunale lanciano una petizione per dare dignità alla sanità calabrese.

CROTONE :: 15/09/2020 :: Più di trecento candidati al consiglio comunale di Crotone, appartenenti alle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, hanno lanciato una petizione popolare per dare dignità alla sanità calabrese. Contattati anche i candidati a Sindaco Andrea Correggia e Vincenzo Voce, che hanno deciso di non aderire.

Consenso, Krotone da Vivere, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, IDM, Manica Sindaco, Officina Civica, Progetto Città, Valore Crotone, i Demokratici, Democratici Progressisti, Riformisti per Crotone, Laboratorio Crotone e Crotone è dei crotonesi hanno voluto ricordare ai cittadini che in Calabria sono 120 mila le famiglie ad aver dichiarato di non potersi curare a causa delle difficoltà economiche. E come se non bastasse, Agenas – l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari – afferma che nel 2018 in Calabria si sono ridotti gli interventi per tumore al seno nei piccoli ospedali, ma resta alto il numero dei viaggi della speranza, con il 44% delle donne calabresi costretto a migrare altrove per sottoporsi a intervento. Sono 10 anni che la Sanità in Calabria è affidata alla gestione di un Commissario nominato dal Governo nazionale. Eppure, i dati dimostrano che la qualità dei servizi è peggiorata. I calabresi scelgono di curarsi fuori dai confini regionali. L’entità della mobilità passiva nello scorso anno ha sfiorato i 304 milioni di euro, da cui vengono sottratti quasi 23 milioni di mobilità attiva, con un saldo negativo di 281 milioni.

C’è poi il caso della rete oncologica regionale sul tumore della mammella, varata dai Commissari in assoluta solitudine, senza il confronto con la realtà del territorio regionale; e poi ci sono i tetti di spesa decisi sempre dai Commissari solo per le strutture calabresi, anche per quelle prestazioni salvavita come la dialisi o la radioterapia, che porteranno a una nuova e pesante emigrazione sanitaria, oltre che mettere a rischio la vita di tanti calabresi. Sono questi i motivi – scrivono i candidati consiglieri – che ci hanno spinto a proporre la petizione: il Governo deve superare il Commissariamento quanto prima, per dare dignità al servizio sanitario regionale calabrese; serve un cambio di rotta serio a favore delle prestazioni mediche di qualità per bloccare la migrazione sanitaria, abbattere le liste di attesa e assicurare a tutti i calabresi i livelli di assistenza che sono garantiti, per costituzione, a tutti gli altri cittadini italiani.

I trecento candidati hanno fatto sapere che in questi giorni di campagna elettorale si impegneranno a far sottoscrivere la petizione ai loro sostenitori, cittadini di Crotone e non solo. Non vogliamo più Commissari – conclude il documento – ma fiducia e risorse sufficienti. La salute non è un colore da scegliere, ma un diritto da difendere.