Di Segni, “non dire mai più Shoah se si grida al genocidio”.

ROMA :: 16/10/2025 :: “Il ‘mai più’ e la memoria della Shoah come dovere delle istituzioni repubblicane e di ogni cittadino italiano non possono essere evocati se poi su altre piazze e in altre sedi, parlamentari, accademiche, nei media e nelle iniziative (simil) culturali, si annebbia l’esistenza di Israele, si grida al genocidio”. Lo dichiara Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. “Quale memoria può esserci se si piangono i perseguitati e si dimenticano gli ebrei vivi, boicottando, calpestando e negando loro oggi quelle stesse libertà negate ieri, cambiando oggi quelle stesse pagine sui libri di storia e geografia? Quale memoria può esserci se l’Europa radicalizzata dall’odio non difende le stesse libertà costruite sulle ceneri della Shoah?”, sottolinea la presidente Ucei.