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Diamante :: La parola ai diamantesi… Resoconto e prospettive.

 

DIAMANTE :: 12/04/2011 :: Tante idee, tanta passione, competenza, interventi di qualità, tantissimi contenuti, la possibilità di mettere tutto questo in rete e costruire un grande laboratorio di partecipazione all’interno del quale coniugare azione e discussione, proposte scritte e fatti concreti, equilibrio e cambiamento, dialogo e rinnovamento. Riuscire a trattenere 40 persone in sala consiliare fino alle 9 e mezza di sera è stata implicitamente una dimostrazione di successo, constatare quanta curiosità e quanto interesse susciti il nostro modo di operare e di analizzare la realtà ci dà fiducia e forza, sentire che attorno a noi qualcosa può cambiare, che possiamo e dobbiamo farlo tutti insieme nell’Italia del federalismo fiscale, ci spinge e ci obbliga a moltiplicare sforzi e disegnare nuovi scenari, nuove prospettive, nuovi orizzonti. Gli interventi di Stella Fabiani, Elena Fazio, Otello Vizzino, Flavio Grimaldi, Giancarlo Formica, Ubaldo Gambardella – sapientemente gestiti dall’ottimo Gaetano Bruno – non sono stati altro che le mille, splendide  facce di un’unica grande necessità, quella di rendere ricchezza tutta la nostra bellezza, il nostro clima, la nostra storia che profuma di cedro e di mare, di colline e marinai, di reti da pesca e contadini, di colori diversi fusi in unico arcobaleno di opportunità mai pienamente colte. Le conclusioni, affidate all’immensa autorevolezza del nostro(possiamo dirlo ormai) Massimo Veltri, hanno posto l’accento sulla necessità di porsi sempre con un approccio organico, elasticamente complessivo e mai rigidamente settoriale alle cose soprattutto, aggiungiamo noi, per chi vive o aspira a vivere di turismo. La nostra proposta di utilizzare lo strumento dell’azionariato diffuso per supportare, coinvolgere e dare forza e peso alle esigenze ed alle istanza di commercianti, operatori turistici e categorie produttive più in generale è un concreto obiettivo. La presenza del Vicesindaco Sollazzo e dell’Assessore Benvenuto dimostrano che ci sono settori autorevoli dell’amministrazione comunale con cui è possibile intavolare un proficuo e fattivo dialogo. Il turismo non è un settore ma un sistema e per renderlo tale – in una realtà o su un territorio a vocazione turistica come il nostro – tutti abbiamo il dovere di sentirci operatori turistici, tutti abbiamo il dovere di capire che dipendiamo reciprocamente l’uno dall’altro, tutti abbiamo il dovere di capire che allungare la stagione non significa semplicemente andare alla BIT ma significa andare a vendere qualcosa alla BIT come a tutte le meravigliose borse di settore che da Settembre a Maggio affollano l’Italia, tutti abbiamo il dovere di capire che possiamo avere turisti e ricchezza per 8 mesi l’anno soltanto se il nostro turismo sviluppa quei segmenti di mercato(sportivi, religiosi, culturali, archeologici, sociali, enogastronomici, congressuali e sempre rigorosamente su scala comprensoriale) che non sono strettamente vincolati ai venti giorni “balneari” riservati ai villeggianti. E’ necessario far sentire la nostra voce, è necessario che le istituzioni capiscano che per chiedere “progetti” e risorse alle Regioni ed agli enti sovra comunali più in generale è necessario prima dimostrare di saper programmare ed amministrare in casa propria, è necessario capire che le risorse economiche ricevute si trasformano in “spreco” quando non sono accompagnate(o meglio precedute) da adeguate risorse progettuali. E’ necessario far capire a chi amministra che sono alle porte cambiamenti epocali, che il federalismo è ormai una realtà, per cui chi non è in grado di predisporre le condizioni e di garantire i flussi turistici necessari a consentire, per  esempio, ad un balneare di aprire per 6 mesi –  sostenendo dunque i gravosi costi di gestione con la prospettiva di un incasso – non potrà pretendere nulla dallo Scopelliti di turno ma dovrà tacere e fare ammenda. Tutto questo non è più semplicemente auspicabile, è necessario, improrogabile.

Movimento Culturale “Per una Diamante migliore”