fbpx

Diamante :: Battista Maulicino: celebriamo la Festa della Liberazione.

DIAMANTE :: 23/04/2009 :: “Chi non ha memoria non ha futuro”. E’ questo lo slogan con cui l’Amministrazione Comunale di Diamante, tramite l’Assessorato alla Cultura,  intende celebrare la ricorrenza del 25 Aprile “Festa della Liberazione”. Un’iniziativa non rituale che ha  per protagonisti due eroici testimoni calabresi dei tragici eventi della II°  Guerra Mondiale: Vincenzo Vergara e Pasquale Cavallaro.

Vincenzo Vergara, il compianto cittadino di Diamante, deportato durante il periodo bellico in un campo di lavoro nazista, insignito di recente della Medaglia D’oro alla memoria, riservata ai cittadini italiani militari o civili deportati ed internati nei lager nazisti, alla cui memoria sarà dedicata una targa ricordo. La cerimonia si terrà alle ore 18:00 presso il Parco Pertini/ Parco della Memoria, alla presenza delle autorità e dei parenti. Vergara, durante la II° Guerra Mondiale militare della Marina Italiana, dopo l’armistizio  dell’ 8 settembre  fu fatto prigioniero e deportato in un lager in Germania fino al termine della Guerra, sopravvivendo miracolosamente alla durissima detenzione nel campo nazista. E’ deceduto a Diamante nel 2007. Alle ore 19,00 presso la Sala consiliare del Comune,  la presentazione del libro  “Operazione armi ai partigiani”: conversazione tra Alessandro Cavallaro, autore del libro e figlio di Pasquale Cavallaro, sindaco della Repubblica di Caulonia, e Ciro Cosenza, Francesco Cirillo, Franco Giorgio, Battista Maulicino. Il dibattito sarà preceduto dai saluti del Sindaco, Ernesto Magorno. La narrazione ripercorre le vicende  di Pasquale Cavallaro, eroe della resistenza calabrese al fascismo. Il libro, ricco di ricordi anche personali e di eventi storici, da una parte contribuisce a  smentire energicamente il luogo comune che vuole che la resistenza  sia  patrimonio quasi esclusivo delle regioni del Nord Italia in quanto Cavallaro fu un significativo  esponente di una fitta rete di antifascisti calabresi di diversa estrazione sociale, culturale  e politica che si opposero con coraggio e tenacia alla dittatura del “ventennio” e, dall’altra, testimonia il difficile rapporto nell’immediato dopoguerra tra il vertice del PCI e l’originale esperienza calabrese nata dalla Resistenza. Una giornata importante, il 25 aprile, come sottolinea l’Assessore alla Cultura del Comune, che non può diventare sterile liturgia, ma deve essere sempre attualizzata per rinvigorire le radici del grande albero della democrazia e per trasmettere al futuro gli ideali e i valori del ripudio della violenza e del rifiuto di qualsiasi totalitarismo.