fbpx

Magorno: Diamante non vuole gli ecomostri.

DIAMANTE :: 05/02/2008 :: Continua la battaglia contro la speculazione edilizia iniziata dalla giunta Magorno all’indomani dell’insediamento. Le ultime decisioni del tribunale amministrativo, che ha accolto i ricorsi del signor Calendino circa l’annullamento di tutte le delibere comunali aventi ad oggetto la lottizzazione Pina-Pin, hanno scatenato la reazione del sindaco della città dei murales che è tornato sia sulla vicenda della lottizzazione che sulla questione dell’albergo di largo Savonarola.

Tramite una lettera rivolta direttamente al Presidente della Repubblica e che sarà inoltrata a tutti i senatori e ai deputati calabresi nonché alle testate nazionali dei quotidiani, Magorno denuncia il proseguire di una speculazione edilizia che risale agli anni ‘80. “Da allora, impotenti, abbiamo assistito alla proliferazione indiscriminata delle costruzioni. Con la speculazione pochissimi si sono arricchiti, riscuotendo un conto salato posto a carico della collettività che ha visto aumentare spaventosamente l’inquinamento, i morti per tumore, le tragedie sul lavoro”. L’intento dichiarato dal sindaco di Diamante è quello di far diventare il problema edilizia di Diamante un caso nazionale per ribadire il diritto di un’amministrazione e di una comunità a decidere cosa fare del proprio territorio. “Nonostante il nostro impegno – denuncia Magorno – questi speculatori, forti delle loro amicizie, hanno continuato tenacemente ad accanirsi contro il nostro territorio, del quale vogliono la definitiva distruzione spacciandola per progresso”. All’incontro indetto con la stampa era presente anche l’assessore provinciale all’ambiente Luigi Marrello il quale ha ribadito che la questione edilizia a Diamante, in particolare riferimento al caso di largo Savonarola, rappresenta un furto all’identità dei cittadini e dei turisti. Magorno e Marrello, che ha voluto partecipare al sindaco di Diamante la solidarietà dell’ente provincia, si sono trovati d’accordo nel definire le sentenze del TAR “un abbaglio” ritenendo incredibile come, in una Calabria vessata dalla concussione, si possa lasciare disattese le richieste di un’amministrazione di salvaguardare il proprio territorio. “Tra breve esauriremo gli strumenti che la legge ci offre per impedire queste violenze, – conclude la lettera – ma non per questo ci perderemo d’animo nel tentare di contrastare la nascita di altri mostri, che, se realizzati, fagociteranno per sempre la nostra bellissima città, aggiungendosi alle decine di ecomostri che nel corso degli anni sono stati costruiti”. Nei prossimi giorni il sindaco di Diamante avvierà una raccolta firme per dimostrare la ferma volontà della popolazione di Diamante a vedere rispettato il patrimonio archeologico dei Ruderi di Cirella interessato dalla lottizzazione Pina Pin, e il patrimonio storico-culturale della giovane storia del paese tirrenico rappresentato dalla piazza di largo Savonarola, in attesa di ulteriori decisioni del Consiglio di Stato, in merito alle quali l’avvocato Fortunato si è detto cautamente ottimista.

Gaetano Bruno