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Diamante :: Il Risveglio tuona il consiglio di venerd?¨ ?® una farsa.

E replica a Forza Italia Non siamo noi gli incoerenti.

DIAMANTE :: 03/12/2008 :: Clima politico sempre più rovente a Diamante in vista delle elezioni provinciali. Con Magorno, probabile candidato e le minoranze unite in cerca del candidato da opporre al primo cittadino, il locale circolo di Fi si è trovato fuori dai giochi, senza l'appoggio di forze interne al consiglio comunale.

E forse proprio questa l'origine della critica mossa nei giorni scorsi dagli azzurri ai consiglieri del Risveglio che hanno dichiarato pubblicamente la scelta di presentare un candidato con l'appoggio degli altri gruppi di opposizione. Probabilmente da Forza Italia si sperava in un possibile accordo con le minoranze per opporre al consigliere provinciale uscente Magorno un candidato di centrodestra. La mossa di Cavalcanti e Liserre che hanno optato per una candidatura finora slegata da simboli di partito ma che rappresenti lo spirito dell'associazione il Risveglio, ha spiazzato i rappresentanti di Forza Italia. Questi, rendendosi conto di aver perso l'occasione per essere appoggiati dalle minoranze unite la cui somma voti ottenuti alle ultime elezioni per il consiglio comunale rappresentano superano quelli ottenuti dalla maggioranza in carica, hanno criticato aspramente la scelta del Risveglio. Risultato, la risposta di Cavalcanti e Liserre a Fi: "a quei politicanti in cerca di candidatura che accusano noi di incoerenza chiediamo di prendere posizione sulla vicenda dell'ultimo consiglio comunale che ha visto l'assenza dei gruppi di opposizione". L'assenza annunciata delle minoranze ha come prologo una riunione dei capigruppo che era servita a fissare una data per il consiglio comunale escludendo proprio il giorno 28 per l'impossibilità a partecipare del consigliere Liserre. "Ma la maggioranza – commentano dal Risveglio – ha scelto proprio quella data. I consigli comunali  senza consiglieri d'opposizione, come quello di venerdì scorso sono, senza dubbio alcuno, le assise ideali per il Sindaco e la sua giunta, sempre più terrorizzati dal democratico e fisiologico confronto dialettico che dovrebbe avvenire proprio nella naturale sede consiliare". Per tali motivi i consiglieri di opposizione hanno ritenuto opportuno scrivere al prefetto e al procuratore della Repubblica facendo notare come l'episodio rappresenti "la reiterata e allarmante scorrettezza etico-istituzionale relativa alla convocazione delle sedute consiliari avente ad oggetto delicatissimi punti all'ordine del giorno". Secondo Cavalcanti e Liserre "è stata, preordinatamente, disattesa la concorde volontà dei capi-gruppo consiliari  che avevano chiesto la celebrazione del consiglio in prima convocazione per la data del 26 novembre e, in seconda convocazione, per la data del 3 dicembre 2008" evidenziando, tra l'altro, "una patologia invalidante dell'avviso di convocazione" per lo stesso Liserre. Pare infatti che la sua convocazione sia stata consegnata in un luogo diverso dal domicilio dichiarato, nonché ad un'altra persona. Cavalcanti, unico consigliere di minoranza presente all'appello della seduta di consiglio, dopo aver manifestato la propria contrarietà allo svolgimento dei  lavori, aveva abbandonato l'aula in segno di protesta.