Diamante :: Misericordia autorizzata dalla direzione generale dell’Asp viene ostacolata nel servizio dal distretto di Praia.

Il Tribunale del Malato chiede le dimissioni di Cosentino

DIAMANTE :: 04/12/2012 :: Continua l’azione a danno della misericordia di Diamante; la direzione generale dell’ASP di Cosenza riassegna, infatti, alcuni servizi alla Misericordia, dandone comunicazione al distretto sanitario di Praia a Mare – Scalea, ma il direttore Cosentino rallenta le procedure a favore della ripresa del servizio della Congregazione e i volontari della stessa, dinanzi al paziente, non possono effettuare il servizio per la presenza di altra associazione.

Ciò è quanto, ad oggi,  la Misericordia di Diamante continua a subire, prendendo sempre più corpo quella ipotesi di avversione che nel passato si è costantemente affermata. Intanto sulla vicenda interviene il Tribunale per i Diritti del Malato che chiede le dimissioni del direttore del distretto di Praia, dott. Cosentino, e annuncia azioni  legali nei confronti dello stesso per la tutela dei pazienti anch’essi coinvolti nella vicenda.

“È inaudito che si stia arrivando a livelli di squallore unico nella organizzazione e gestione di servizi in cui l’ammalato dovrebbe essere al centro dell’attenzione da parte di quei soggetti istituzionalmente preposti a tale compito; sempre più spesso assistiamo ad episodi che devono indurre ad una riflessione profonda nei confronti di tali dirigenti dell’ASP di Cosenza”; questo è quanto affermato dall’avv. Domenico Oliva coordinatore territoriale per l’Alto Tirreno Cosentino del Tribunale per i Diritti del Malato il quale aggiunge: “Il dott. Cosentino dovrebbe rassegnare le sue dimissioni da direttore del distretto sanitario di Praia a Mare poichè prima di essere un ruolo al quale restare aggrappato ad ogni costo il suo è un compito volto ad evitare simili episodi attivandosi in maniera rapida ed efficiente.”

Da fonti ASP pare che Cosentino avesse avuto già da alcuni giorni contezza della ripresa dei servizi da parte della Congregazione di Misericordia sulla base di comunicazioni inviate alla sua attenzione sia dall’associazione sia dagli uffici della direzione generale. “È strano che, a quanto pare, il dott. Cosentino abbia avuto il tempo di intrattenere continui contatti telefonici, naturalmente non per iscritto, con gli uffici della Misericordia e non avesse avuto il tempo per poter consentire la ripresa dei servizi già autorizzati dalla direzione generale.

Questo episodio, che lascia riflettere e porre serie domande, pare rappresenti la prova che siamo arrivati davvero al sovvertimento anche delle gerarchie e dell’ordine all’interno dell’ASP di Cosenza; la richiesta di dimissioni o di rimozione del dott. Cosentino dal suo incarico, pertanto, è un atto dovuto ed irrinunciabile che dovrebbe consentire un maggiore e migliore servizio a favore del malato” così conclude l’avv. Oliva. È plausibile che della vicenda venga incaricata la Procura della Repubblica di Paola per comprendere quali siano le motivazioni e le cause di simili accadimenti che, pare, si stiano ripetendo sempre più frequentemente nei confronti della Misericordia di Diamante.