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Diamante :: MoVimento 5 Stelle: Diamante capitale piccante… non solo per il festival.

DIAMANTE :: 14/09/2013 :: La Perla del Tirreno, da mercoledì, si è colorata di rosso, per la 21ª Edizione del Peperoncino Festival, rinomata manifestazione cultural-gastronomica che attira ogni anno almeno 100.000 presenze nell’arco di cinque giorni. Diamante è, però, capitale piccante non solo per la presenza della Sede Nazionale dell’Accademia del Peperoncino, che tanto lustro dà alla Calabria e al Paese che la ospita, ma anche per il gossip che consegue ad alcune “brillanti” iniziative assunte all’interno della Casa Comunale, quindi di tutti, non proprietà privata della maggioranza di turno.

Come far finta di non vedere lo scempio che si fa del Centro Storico che con i murales dal 1981 era rinato anche dal punto di vista culturale. Oggi è una kasbah svenduta al dio denaro, quindi si concede di tutto in barba alle regole e spesso senza controlli. Si concede con arditi restauri di coprire splendidi murales, si concede l’apertura selvaggia di attività praticamente identiche, si concedono schiamazzi notturni, alimentati dall’abuso di alcool, spesso somministrato a minorenni per l’ingordigia del guadagno facile, si concede di fare musica, dal vivo e non, oltre l’orario consentito o dove le caratteristiche architettoniche non lo consentirebbero, senza rispetto alcuno di chi invece, di notte, vorrebbe riposare.

Per non parlare, poi della famosa “Delibera bavaglio” che ha determinato l’indignazione di molti residenti e non. Poi leggi il Sindaco “incompatibile” che replica a “Il Fatto Quotidiano” parlando di rispetto per il diritto di critica e non sai se ridere o piangere e questa è solo una delle tante letterine, scritte, per lo più, solo per far parlare di sé!

A proposito d’incompatibilità, nei prossimi giorni, al più tardi il 23 settembre, dovrebbe, concludersi l’iter di decadenza del Sindaco. Il condizionale è d’obbligo perché in Italia siamo abituati ad alchimie giuridiche della peggiore specie, pur di dilatare i tempi di decisioni che dovrebbero essere automatiche in quanto ampiamente normate. L’incompatibilità è sopravvenuta con l’elezione in parlamento e poteva essere contestata dall’insediamento della Camera dei Deputati, quindi dal 15 marzo, ma devi essere un consigliere “talebano”, disposto a non dormire la notte, per rispondere a cavillo con cavillo e non è da tutti.

Solo il 6 maggio, il primo timido accenno al problema in Consiglio Comunale, ma c’è voluto il 29 giugno, come attestato dalla Prefettura di Cosenza, differentemente da quanto dichiarato in Giunta Elezioni della Camera due giorni prima, per avviare l’iter di decadenza che poteva essere completato il 20 luglio scorso con la pronuncia di decadenza, o al più tardi il 21 essendo andata deserta la prima seduta. Una maggiore attenzione ai regolamenti, in particolare all’articolo 27, avrebbe potuto chiudere la pratica in tale seduta, i quattro consiglieri di opposizione avrebbero potuto validare la seduta, se presenti e votare la decadenza. A tal proposito, è opportuno ricordare che in quanto la dichiarazione di decadenza per sopraggiunta incompatibilità non rimossa è prevista dalla legge, la delibera è una presa d’atto, pertanto mi meraviglierei di vedere voti contrari quando si tornerà in consiglio a discutere di tale tema.

Fino al 14 agosto nessuno si è preso la briga di sollecitare la convocazione del Consiglio, a dire il vero neppure la Prefettura, che riceveva copia delle delibere, in quanto vertenti materia di sua competenza. Ebbene, appunto il 14 agosto, ci siamo visti costretti a sollecitare la Prefettura di Cosenza, nel frattempo affidata alle cure del Dott. Tomao, illustre ospite alla seconda serata del Peperoncino Festival, peccato che per arrivare alla firma ed alla notifica all’Ente ci siano voluti 23 giorni.

A dire il vero anche le opposizioni, il 16 agosto, avevano richiesto la convocazione del consiglio comunale, da tenersi entro 20 giorni, come da regolamento del consiglio, salvo poi firmare, i capigruppo presenti, un verbale che prevedeva di tenere il consiglio il 16 settembre ed eventualmente il 17 in seconda convocazione. A questo punto è doveroso stigmatizzare l’abuso perpetrato prevedendo la seconda convocazione per il 23 settembre, differentemente da quanto concordato e già molti sostengono che la prima seduta andrà deserta per prendere ulteriore tempo.