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Diamante :: Piano Strutturale Comunale, il Tar rigetta il ricorso della minoranza.

DIAMANTE :: 25/11/2011 :: Il Sindaco e la Giunta Comunale, esprimono la loro grande soddisfazione per il pronunciamento del TAR della Calabria che, con sentenza n.1415/2011,  ha rigettato il ricorso contro il Comune di Diamante, rappresentato e difeso dall’Avv. Oreste Morcavallo, proposto da: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre, Paolo De Luna, Giuseppe Savarese, Giuseppe Pascale, Pasquale Clarizia con il quale si chiedeva, previa sospensione dell’efficacia, l’annullamento dei provvedimenti prodromici all’approvazione del Piano Strutturale Comunale.

Il Tribunale Amministrativo ha respinto nel merito tutti i rilievi dei ricorrenti sulle procedure di adozione del  Piano Strutturale (delibere consiliari e delibere di G.M.), confermando la legittimità dell’impianto del Piano Strutturale e dell’ indirizzo politico perseguito dalla Giunta Comunale  relativamente  a questo importante  strumento regolamentare.

Le tesi dei consiglieri di minoranza sono state così sconfessate nel merito,  ed a nulla è valsa l’attesa di chi chiedeva di  aspettare  proprio la fase di merito che si è oggi conclusa con il rigetto del ricorso. L’amministrazione, tuttavia, pur esprimendo grande soddisfazione per la soluzione della vicenda, rileva che l’atto palesemente strumentale proposto dalle opposizioni costerà migliaia di euro alle casse comunali onerate del pagamento delle spese legali.

Per visionare la sentenza:
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Catanzaro/Sezione%201/2008/200801226/Provvedimenti/201101415_01.XML

I fatti:
Con deliberazione n. 48 del 3.05.2008, la Giunta comunale di Diamante, nell’ambito delle proprie scelte organizzative, provvedeva a costituire, all’interno della propria struttura, un gruppo di lavoro cui affidare la redazione del Piano strutturale comunale, con assegnazione delle risorse umane professionalmente idonee ed incardinate all’interno dell’Ente.
Venivano pertanto chiamati a far parte del predetto gruppo di lavoro il Responsabile dell’Area tecnica comunale, che avrebbe dovuto espletare il compito di  redattore del piano, ed il responsabile del settore Urbanistica, quale coordinatore e Responsabile del procedimento.
Dopo aver preso atto dell’avvenuta costituzione del gruppo di lavoro, il Consiglio comunale procedeva a programmare il ricorso alle professionalità esterne, individuandone il numero e le specializzazioni.
L’ufficio competente provvedeva ad approvare e pubblicare un avviso per all’affidamento di un incarico professionale relativo alla redazione della relazione agro pedologica.
A seguito di detti avvisi il Comune affidava rispettivamente l’incarico per la redazione della relazione geomorfologica, l’incarico per la consulenza urbanistica, e l’incarico per la relazione agro pedologica.
Successivamente, con ordinanza cautelare n. 986/2008, il TAR accoglieva solo parzialmente la richiesta sospensione, ossia limitatamente alle impugnate determine del responsabile Ufficio Urbanistica  “considerando […] che i bandi debbano obbligatoriamente, prevedere procedure concorsuali o ad evidenza pubblica, con avviso preventivo sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, requisito quest’ultimo assente nei provvedimenti citati”.
Il Comune riavviava dunque l’iter procedimentale volto al conferimento degli incarichi per la redazione del PSC.
In primis, l’Ente provvedeva ad annullare in via di autotutela tutti gli  e non pubblicati sul BURC.  
Il Comune procedeva, poi, ad adottare e a pubblicare le relative determinazioni, in conformità a quanto previsto dalla Legge Urbanistica regionale, non solo sul BUR Calabria- Parte III n. 13 del 27.03.2009, ma anche sulla G.U.R.I. – V serie speciale- n. 35 del 23.03.2009.
Anche avverso tali ultimi provvedimenti veniva proposto ricorso dinanzi al TAR da parte dei consiglieri di minoranza.
All’udienza del 21.05.2009, il TAR – accogliendo le tesi del Comune di Diamante – rigettava la richiesta di sospensione dei cennati provvedimenti per mancanza del “fumus boni juris”, cioè ritenendo infondato in diritto il ricorso e i motivi aggiunti presentato dai consiglieri di minoranza e così consentendo al Comune di Diamante di definire le procedure per l’approvazione del nuovo strumento urbanistico.