Donzelli (Fratelli d’Italia): “Medio Oriente vicino alla pace, non permettiamo che venga bloccata”. (VIDEO)

PRAIA A MARE :: 02/10/2025 :: Presso il Palazzo delle Esposizioni di Praia a Mare (Cs) si è svolta una partecipata manifestazione politica di Fratelli d’Italia, che ha visto la presenza di numerosi esponenti istituzionali e rappresentanti del territorio. All’incontro hanno preso parte Giovanni Donzelli, dirigente nazionale del partito, il sindaco di Praia a Mare Antonino De Lorenzo e il candidato alla presidenza della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

L’iniziativa ha registrato un’ampia adesione, con la presenza dei candidati di Fratelli d’Italia nella circoscrizione Nord, di diversi sindaci e candidati al Consiglio regionale, oltre al senatore Fausto Orsomarso, assessore regionale uscente, e ai consiglieri provinciali della Provincia di Cosenza.

L’evento ha rappresentato un importante momento di confronto sulle prospettive politiche e di sviluppo della Calabria, con particolare attenzione alle esigenze del territorio e alla costruzione di una proposta amministrativa condivisa. Nel corso del suo intervento, Donzelli ha espresso una riflessione sullo scenario internazionale, soffermandosi in particolare sul tema del Medio Oriente e sul cosiddetto piano di pace:

«Io ho una breve riflessione. Noi qui in Italia siamo un po’ tutti in una bolla mediatica, per cui si parla solo di quello che sta accadendo in queste ore relative alla flottilla, ma in contemporanea c’è per la prima volta dopo decenni un concreto piano di pace. Cioè per la prima volta c’è un piano di pace che in Italia se ne parla poco perché lo chiamano nel mondo il piano Trump, ma Trump è uno di quelli che ci ha messo le mani, ringraziamo il cielo che ci ha messo le mani. C’è un piano di pace che con molte difficoltà è accettato in questo momento dal governo di Israele con alcuni ministri che si stanno dimettendo, ma Netanyahu ha capito, ha avuto anche delle forti pressioni per capirlo, che si può accettare questo piano di pace. Ma al tempo stesso questo piano di pace per la prima volta, oltre che essere accettato da Israele, è accettato dagli islamici. Tutte le nazioni arabe, moderate e non moderate, stanno dicendo che è una strada da percorrere».

«Bene questo piano di pace. Quindi c’è uno spiraglio per la prima volta da decenni per arrivare a pacificare il Medio Oriente, per creare un popolo palestinese che abbia uno Stato riconosciuto, che possa vivere in libertà e autonomia, e per dare la possibilità a Israele di vivere in sicurezza accanto a questo Stato palestinese, con riconoscimento reciproco, con un percorso di pacificazione che isoli gli estremisti e i terroristi da entrambe le parti. Manca pochissimo per raggiungere questo traguardo. Davanti a questa prospettiva che può cambiare il futuro di un’area da decenni martoriata dal conflitto, chiunque ostacoli questo meccanismo di pace si assume una responsabilità enorme. Noi in questo momento tifiamo fortemente per il piano di pace e non possiamo accettare che quattro ragazzotti accompagnati da parlamentari blocchino tutto questo per farsi selfie sui social e raccontare di fare la rivoluzione».

«Siamo orgogliosi che il governo italiano sia quello occidentale che ha aiutato maggiormente il popolo palestinese, pur condannando gli attentati di Hamas. Con la stessa determinazione diciamo oggi che non si aiuta il popolo palestinese bloccando aeroporti, assaltando stazioni o scontrandosi con le forze dell’ordine. Non c’è un solo bambino palestinese che si salva picchiando un poliziotto a Torino, a Firenze o a Milano. Non dobbiamo fermarci. Andiamo avanti per la pace in Medio Oriente, senza consentire a una minoranza rumorosa di bloccare né il processo di pace né la nazione italiana. In questo momento non aiutano il popolo palestinese, ma bloccano gli italiani che vogliono semplicemente vivere la propria quotidianità, lavorare, viaggiare e muoversi liberamente».