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Energia: Stasi, “nuovo percorso per centrale Enel di S. Irene”.

CORIGLIANO ROSSANO :: 01/04/2023 :: “Dopo aver scritto una pagina storica per la statale 106 ionica, in queste ore si apre un nuovo percorso, altrettanto storico, per la centrale Enel di Sant’Irene”. Lo afferma il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, rendendo noto, secondo quanto riferisce un comunicato, che “l’impianto di contrada ‘Cutura’ produrrà idrogeno verde avendo Enel Produzione ottenuto dalla Regione un finanziamento di circa 15 milioni di euro, a valere sulle risorse previste nell’ambito della Missione 2 ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del Pnrr. “Nel novembre del 2021 – aggiunge Stasi – l’Amministrazione comunale ha proposto all’Unical di partecipare ad un bando importante insieme al Comune per realizzare nel sito Enel un centro di ricerca e produzione sull’idrogeno. Avevamo già un’intesa con Enel ed i Dipartimenti universitari che si occupano di questa materia, ma l’Unical, a mio avviso sbagliando, non rispose a quell’appello. Ovviamente non ci siamo dati per vinti ed abbiamo proposto su più Tavoli la prospettiva di rilanciare in chiave energetica e completamente sostenibile l’ex centrale ad olio pesante, rigettando proposte di nuove turbogas (o peggiori) ed inserendo sempre il nuovo lungomare come condizione inderogabile. Alcune settimane fa annunciai con favore che Enel aveva proposto la centrale di Corigliano-Rossano come potenziale sito per la produzione di idrogeno verde, partecipando ad un bando regionale con fondi a valere sul Pnrr. In queste ore abbiamo appreso che quella proposta, come noi ci aspettavamo, ha sbaragliato la concorrenza ed è stata finanziata con circa 15 milioni di euro. Siamo ancora ad una fase iniziale, c’è ancora tanto lavoro da fare per completare un’idea di rilancio complessivo: la nostra idea è di collegare la centrale allo sviluppo di treni ad idrogeno sulla ferrovia ionica ed all’integrazione di servizi nel porto. Una cosa è certa: per la prima volta, dopo decenni di parole e idee medioevali, sul sito di Sant’Irene ci sarà un investimento pubblico, grazie al Pnrr, per una soluzione energetica sostenibile e compatibile con la vocazione turistica e naturalistica della nostra terra”.