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Fincalabra, Corte dei Conti: “Danno erariale non attribuibile a Mannarino”.

CATANZARO :: 15/02/2022 :: Il danno erariale di oltre 1,5 milioni di euro di Fincalabra non può essere considerato una diretta conseguenza delle scelte operate dall’ex Presidente Luca Mannarino.

Emerge dalla lettura della sentenza della Corte dei Conti – Sezione Prima Giurisdizionale Centrale d’appello – che ha accolto la tesi difensiva del legale di Mannarino in merito alla contestazione per cui l’ex numero uno di Fincalabra è era stato condannato al risarcimento di oltre 1.558.081 euro.

La sentenza chiarisce che “sebbene la scelta a monte (l’investimento deliberato ad agosto 2015 dall’ex Presidente Mannarino con l’obiettivo di ricostituire i conti correnti della Finanziaria regionale) non fosse in linea con i vincoli derivanti dagli obiettivi individuati dalle disposizioni di settore, non necessariamente la scelta conseguenziale (ovvero quella attribuita al subentrato Presidente Salvino) deve essere orientata a cagionare un nocumento erariale, piuttosto che ad evitarlo e/o limitarlo”.

Ma chiarisce anche che “né necessariamente dalla causazione di un fatto/atto contra legem deve derivare necessariamente ed automaticamente un danno erariale (come correttamente evidenziato dalla difesa di Mannarino). Infatti – si legge a pagina 15 delle sentenza d’appello – era ben noto ai nuovi amministratori (Salvino), in quanto ben edotti dalla società Widiba, che il disinvestimento immediato avrebbe cagionato una perdita immediata sul capitale investito”.

La sentenza prosegue poi ribadendo che “La scelta effettuata dall’ex Presidente Mannarino ha comportato l’accettazione di un rischio non previsto in relazione alle esigenze legate alla gestione dei fondi in questione, ma non necessariamente ed aprioristicamente volto alla causazione di un danno erariale”.