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Fuscaldo :: Il Sindaco Gravina ha partecipato alla Marcia per la Pace.

FUSCALDO :: 08/01/2010 :: “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”. E’ stato questo lo slogan della marcia della Pace organizzata dall’Arcidiocesi di Cosenza e che, come da consuetudine, ha raccolto in preghiera, intorno al Padre Arcivescovo, Mons. Salvatore Nunnari, tutte le autorità istituzionali, politiche, militari e religiose della Diocesi metropolita Cosenza-Bisignano, nonché le associazioni, le sigle sindacali e la società civile. In occasione della 43ma giornata della Pace e su invito dello stesso Arcivescovo, anche il comune di Fuscaldo, con il Sindaco Davide Gravina, ha aderito ed ha preso parte alla marcia.

 “Prendendo spunto dalle parole del Santo Padre, Benedetto XVI, l’evento egregiamente organizzato dalla nostra Diocesi, saggiamente guidata da Mons. Nunnari, ha riproposto quello che è stato il tema della 43ma giornata della Pace” – è quanto sottolineato dal Primo cittadino, Davide Gravina. “Il Papa, nel suo messaggio, richiama tutti alla solidarietà dinanzi i gravi problemi che affliggono il mondo. E non possiamo che trovarci d’accordo allorquando il Pastore della nostra Chiesa afferma che lo sviluppo umano è strettamente collegato ai doveri derivanti dal rapporto dell’uomo con l’ambiente, considerato come dono di Dio a tutti. Il sottoscritto, unitamente alla Comunità fuscaldese, condivide pienamente il senso e lo spirito che ha contraddistinto la marcia della Pace. Non si può e non si deve restare indifferenti di fronte alle problematiche che derivano da fenomeni naturali quali i cambiamenti climatici, la desertificazione, il degrado e la perdita di produttività di vaste aree agricole, l’inquinamento dei fiumi e delle falde acquifere, la perdita della biodiversità, l’aumento di eventi naturali estremi, il disboscamento delle aree equatoriali e tropicali. Per questi ed altri motivi, il comune di Fuscaldo – conclude Gravina – è di fianco alla Chiesa, di fianco al nostro Papa ed al nostro Arcivescovo, nel far veicolare un messaggio forte, che necessariamente deve far breccia non solo nel mondo cattolico: se vogliamo coltivare la pace, iniziamo a custodire, concretamente, il creato”.