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Il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria elogia la dirigente scolastica Rippa.

PRAIA A MARE :: 15/11/2021 :: “Operazioni come quella promossa dalla Dirigente dell’IPSSEOA di Praia a Mare, Prof.ssa Maria Cristina Rippa, tendono da un lato a favorire la consapevolezza che i beni culturali, gastronomici, storici ed i relativi territori sono un valore di questa regione, e quindi un vantaggio, perché testimoniano un’identità socio-culturale da tutelare, conservare, valorizzare e promuovere attraverso la definizione di strategie di rete; dall’altro è opportuno che la strategia emerga da una pianificazione territoriale e da un modus operandi comune, capace di individuare gli obiettivi sui quali costruire uno sviluppo concreto, di condividerli e decidere sinergicamente gli interventi da realizzare”. Queste le parole di Angelo Adduci, presidente del Consorzio del Cedro di Calabria.

“Le nostre piccole realtà che hanno beni culturali, saperi, tradizioni, talenti ed attività produttive, hanno dei punti di forza da valorizzare e posizionare in contesti più ampi, anche attraverso gli strumenti di comunicazione più diffusi (internet, social, manifestazioni fieristiche, eventi, ecc.), per cui, l’individuazione dei fattori di competitività di un territorio e le relative azioni di valorizzazione e promozione, integrati tra loro, caratterizzano e distinguono il nostro preciso contesto geografico ed hanno, se saputi intercettare, una capacità di attrazione rilevante, capace di mettere in moto l’intero territorio della Riviera dei Cedri con tutte le sue peculiarità”.

“I luoghi della cultura (musei, parchi, siti archeologici ecc.) sono anche luoghi del turismo, del commercio e della socializzazione, dove ogni investimento privato e pubblico, nei diversi settori, favorirà e contribuirà al miglioramento della qualità della vita. La cultura stessa e le sue produzioni sono, inoltre, strumenti principali per lo sviluppo economico; il settore della cultura, difatti, rappresenta una parte importante della produzione di ricchezza e occupazione, ma soprattutto di caratterizzazione nel mondo. Non dimentichiamoci, solo per fare un breve esempio, che siamo la terra di Pitagora, di Telesio, di Campanella, di Gioacchino da Fiore, e dei più vicini Metastasio, di San Francesco di Paola e di Ippolito Cavalcanti (nato ad Afragola; divenne, poi, duca di Buonvicino), alla cui opera (Trattato di cucina teorico-pratica) ci siamo ispirati per l’ideazione di un nuovo ricettario, la cui filosofia di fondo è costituita dalla “cultura del cibo”.

Adduci conclude: “Il protocollo stipulato con le realtà operanti sul territorio è solo il primo passo. Ora bisogna lavorare insieme, adottando una visione comune, in progetti utili alla collettività ma soprattutto ai nostri giovani, i veri attori del cambiamento di questa terra”.