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La denuncia di Nunzia Paese (Iv): “Cosenza marginalizzata nel sistema dei trasporti”.

COSENZA :: 18/03/2022 :: “La città di Cosenza è di fatto marginalizzata nel sistema dei trasporti territoriali regionali e nazionali. Dagli anni in cui si avvertiva una centralità della stazione di Cosenza in contrada Vaglio Lise, dopo l’inaugurazione del 1987 alla presenza di Ligato e Mancini, al decadimento progressivo e impensabile. Perdite di lavoro e mancato sviluppo economico per tutto l’interlad cosentino. Prima tanti treni Paola-Cosenza, Sibari-Cosenza, collegamenti interregionali con Napoli e Bari, n. 4 treni al giorno per Roma e Torino. Oggi nessun treno per Roma, per Bari e la Puglia. Ridotti al minimo per Paola e Napoli”. E’ quanto afferma in una nota Nunzia Paese, coordinatrice Italia Viva Cosenza e fondatrice del gruppo tematico Trasporti all’interno della sezione del partito cosentino.

“Negli anni si è passati alla marginalizzazione del territorio della città di Cosenza, senza che nessuno si ponga il problema del servizio di collegamento infrastrutturale della città. La stazione di Cosenza è di fatto una cattedrale nel deserto scarsamente frequentata difficilmente raggiungibile. Doveva essere utile per collegare al sistema FS nazionale, e con le Ex Ferrovie Calabro Lucane: Sila e Savuto. Anche il Treno Alta Velocità è stato attivato per Sibari ma non passa da Cosenza e si ferma a Torano. Una beffa per tutta l’area urbana e le città Silane e del Savuto. Come non bastasse i treni Cosenza e Rende con le relazioni nazionali in Partenza/Arrivo a Paola sono inefficienti con orari a casaccio”.

Una Beffa nella beffa

“Si arriva a Paola e si deve correre sia in andata per precipitarsi sui treni di alta velocità e sia al ritorno per saltare su quelli regionali per Cosenza. Si perdono treni e coincidenze, ore ed ore, e si sottomettono i cittadini alla sudditanza. Qualche esempio:
Partenze da Paola: FR 8.04 per Venezia solo 5 min per cambio da CS altrimenti partire da CS 6.26; FR 17.03 per Roma solo 5 min cambio altrimenti partire da CS 15.05; per gli altri treni almeno 30 min di attesa. IC per Roma 9.58 da CS 8.44; IC per Roma 16.39 da CS 15.05; IC 16.55 da CS 15.05 altro treno arriva 16.57; Arrivi a Paola: FR da Roma 12.22 Reg parte 12.19 successivo 13.27; FR da Roma 17:33 x CS 17.27 successivo 18.47; FR da Roma 19.14 x CS 20.08; FR da Roma 21.13 x CS 21.59; IC da Roma 12.32 x CS 13.27; IC da Roma 14.50 x CS 15.27; IC da Roma 16.27 x CS 16.22; IC da Roma 21.59 x CS 21.59; (fonte orario Trenitalia). In Sintesi 13 treni con difficoltà enormi, di cambio a Paola, che incidono fortemente sui servizi ai cittadini viaggiatori.

Si parla di Alta Velocità e poi da Cosenza si parte o si arriva con oltre una o due ore di perditempo. In sintesi i treni che collegano le città.
Da Cosenza oggi ci sono solo 18 treni REGIONALI (3 per Napoli) e l’ ultimo parte alle 20.36, tra le ore 9.00 e le 12 c’è solo 1 treno. Il tempo di percorrenza tra le stazioni di Cosenza e Paola è di 22-24 minuti . Da Paola a Cosenza oggi ci sono solo 18 treni REGIONALI (3 da Napoli) e l’ultimo parte alle 23.05, tra le ore 17:30 e le ore e 20:00 c’è solo 1 treno. Mentre all’apertura della nuova Paola-Cosenza i treni erano 30 per senso di marcia con percorrenza di 20 minuti (fonte Orario Trenitalia). Tutta un’altra storia”.

Senza trasporti scarseggia il turismo

“La domanda nasce spontanea, con tali cervelloticità e scarsi servizi di mobilità, come si può pensare di avere anche una adeguata ricettività turistica in città? Come si può pensare – conclude la Paese – di visitare l’abbazia di Gioacchino da Fiore a San Giovanni in Fiore o MAB ed il centro storico di Cosenza, gli scavi di Sibari o raggiungere e partire per l’UNICAL??? Non vi è alcun senso critico per rendere l’offerta di pubblico trasporto adeguata ed efficiente per le persone. O così o ti arrangi, oppure non ci vieni o non ci parti. Non è questa la Calabria che volevamo, che vogliamo e che dobbiamo cambiare al più presto. Chiediamo alla Regione ed al Presidente Occhiuto di impegnarsi per un radicale cambiamento del sistema di trasporto Regionale ed a migliorare l’offerta treni per le città italiane da Cosenza, Rende Sibari e le altre città Calabresi. Il Contratto di Servizio con Trenitalia deve essere rivisto in tempi brevi, con il coinvolgimento dei comitati pendolari, cittadini e organizzazioni sociali e politiche”.