La sfida di KALAB: produrre peperoncini 365 giorni l’anno in Calabria. (VIDEO)
ORSOMARSO :: 14/10/2025 :: Anche nel mese di ottobre la Calabria continua a tingersi di rosso. Nelle campagne della contrada Marina di Orsomarso, sulla Riviera dei Cedri, dove il mare incontra le montagne e il microclima regala un’aria unica, prosegue la raccolta dei peperoncini, simbolo della cultura agricola calabrese e orgoglio identitario della regione più “piccante” d’Italia.
Tra i protagonisti di questa lunga stagione del peperoncino c’è KALAB – Kalabrian Agriculture Laboratories, realtà nata nel 2020 dall’intuizione di Luciano Fortunato, giovane imprenditore agricolo che porta avanti una tradizione di famiglia giunta ormai alla quinta generazione.
“Noi siamo in Calabria, siamo produttori di peperoncino. La Calabria è certamente la regione più piccante d’Italia, ma la nostra missione è renderla protagonista nel panorama mondiale della produzione di peperoncino”, spiega Fortunato.
In Calabria, e in particolare a Marina di Orsomarso, la coltivazione del peperoncino non conosce stagioni: grazie a un microclima irripetibile, i campi restano produttivi tutto l’anno, permettendo cicli di raccolta prolungati e una varietà straordinaria di specie.
“Il nostro territorio ci consente di coltivare peperoncini 365 giorni l’anno, dai più dolci agli estremi per piccantezza”, racconta Fortunato. “Riusciamo a produrre più di 300 varietà provenienti da tutto il mondo, escluse le varietà ibride, con particolare attenzione alle nostre specie autoctone come il Diavolicchio Diamante, il Pizzitano e altri cultivar calabresi su cui concentriamo gran parte delle nostre energie.”
KALAB rappresenta la trasformazione in brand di un’esperienza agricola radicata nel territorio e proiettata verso l’innovazione.
“Siamo la 5ª generazione di famiglie contadine e la 3ª di abili agricoltori – sottolinea Fortunato –. I nostri laboratori si distribuiscono sulla costa più settentrionale della Calabria, la Riviera dei Cedri, dove le spiagge e le montagne distano tra loro solo pochi chilometri. In questa zona, i venti freschi e la brezza marina si fondono in un microclima unico, capace di generare eccellenze agricole straordinarie”.
L’azienda adotta pratiche di agricoltura in permacultura, basate su un utilizzo etico delle risorse, limitando al minimo l’impiego di carburanti, pesticidi e fitofarmaci. L’obiettivo è duplice: salvaguardare un antico mestiere, quello dell’agricoltore, e preservare l’ambiente naturale della Riviera dei Cedri.
“Quando in Calabria parliamo di peperoncino non parliamo solo di una spezia piccante usata in cucina – aggiunge Fortunato –. È la nostra bandiera, un simbolo identitario che racconta una storia secolare. Già nel 1630, con il racconto di Tommaso Campanella a Scalea, possiamo rivendicare quasi cinque secoli di produzione in questa terra”.
KALAB coopera con partner specializzati per il controllo post-coltura, la purezza varietale e il confezionamento dei prodotti. L’azienda garantisce una filiera trasparente e di qualità, offrendo al mercato – sia locale che internazionale – peperoncini selezionati e confezionati con cura artigianale.
“La nostra duplice missione è quella di salvaguardare un antico mestiere e valorizzare il territorio, in particolare la Riviera dei Cedri,” conclude Fortunato. “Lo facciamo insieme e grazie al peperoncino, che per noi è simbolo di passione, identità e rinascita del Sud Italia”.
E così, mentre altrove i campi si preparano al riposo, in Calabria ottobre profuma ancora di peperoncino. Nella contrada Marina di Orsomarso, i frutti del fuoco continuano a maturare, raccontando con il loro rosso vivo la storia di una terra che non smette mai di coltivare passione.