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Lamezia Terme :: Campagna di diffamazione nei confronti dell’Associazione Antiracket.

LAMEZIA TERME :: 13/11/2012 :: Da più di un mese ormai è in atto una campagna di diffamazione nei confronti dell’Associazione Antiracket Lamezia con una “attenzione particolare” al Presidente Armando Caputo ed alla sua famiglia. Prima in modo sottile, scrivendo menzogne sui social network e confidando sul fatto che il risultato atteso sarebbe arrivato con il passa parola.

Adesso gridando sulle locandine e nei titoli dei giornali notizie totalmente inventate e che il cronista avrebbe potuto facilmente verificare solo se avesse chiesto informazioni senza limitarsi a copiare, come altri suoi colleghi lametini, documenti riservati non si sa come e perché in mano a così tante persone da somigliare ad un volantino pubblicitario.

Questo è un problema ancora più preoccupante. E’ da mesi che è iniziata, evidente ed  arrogante, in linea con gli interessi che mira a difendere, una strategia a più mani e più menti che tende ad interferire sul processo che inizierà il 4 dicembre. E forse ancora di più sui processi che seguiranno il grande lavoro che stanno facendo magistrati e inquirenti e che è supportato dalle collaborazioni dei tanti pentiti.

A noi, per adesso, interessa soltanto smentire nella maniera più assoluta ciò che è stato pubblicato ieri sul Quotidiano della Calabria, e questo solo perché qualcuno non possa pensare di continuare nell’opera di diffamazione coprendosi con la “regola” del silenzio-assenso. Per il resto invece, nessuno tra  i soci dell’ALA, si farà intimidire in alcun modo da questi soggetti. Sono già pronte, perché programmate da settimane, alcune iniziative che vedranno la luce prima dell’inizio del processo e che chiariranno, nel caso ci fosse ancora bisogno, cosa pensiamo e come intendiamo agire.

E’ superfluo chiarire, per chiudere, che ci attiveremo per far si che emergano le  responsabilità civili e penali e vadano ad aggiungersi a quelle morali, sicuramente presenti ed evidenti agli occhi delle persone per bene.