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Lamezia Terme :: Referendum: dichiarazione del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione.

LAMEZIA TERME :: 14/06/2011 :: “Quello che emerge dalle urne è un risultato straordinario che mette in evidenza la grande distanza che c’è oggi tra il Governo e i cittadini. Il raggiungimento del quorum dei quattro referendum e la vittoria dei SI indicano che c’è un Paese che vuole voltare pagina e chiudere definitivamente una stagione politica ormai al capolinea e aprire una nuova fase che non può prescindere dalle domande e dai bisogni della gente, a cominciare da una nuova politica energetica ed ambientale, che sia in grado di dare risposte concrete alle domande di lavoro, giustizia e trasparenza della vita pubblica che il centrodestra aveva cinicamente messo da parte.

La partecipazione corale di uomini e donne che non hanno voluto ascoltare le sirene di quanti li invitavano a disertare le urne per andare al mare, sta a significare, infatti, la volontà chiara di tutti gli italiani, di quelli del nord come di quelli del sud, di tornare ad essere protagonisti delle scelte per guardare ad un futuro di serenità e di sviluppo.
Finalmente ha vinto l’Italia dei beni comuni, l’Italia che sta cercando con grande forza e determinazione di uscire da un’epoca buia per riproporre al centro del dibattito politico le questioni che più interessano i cittadini e la loro vita di ogni giorno.
La Calabria con il 50,36% dei votanti e la provincia di Cosenza con il 52,61% e la città capoluogo al 57%,  si inseriscono da grandi protagoniste in questo contesto in cui si comincia ad avvertire il soffio di un vento nuovo e fresco.
Finalmente sui nostri territori non incombe più il pericolo che possano sorgere ben 4 siti atomici!
Il Mezzogiorno dimenticato e mortificato vuole con tutte le sue forze rientrare nel grande dibattito nazionale ed offrire “senza se” e “senza ma” il proprio contributo.
Lo hanno ampiamente dimostrato i comitati promotori e i giovani che, con la loro freschezza e creatività, hanno saputo contagiare, con il loro entusiasmo e la loro voglia di partecipare anche chi, sulle prime, sembrava più scettico e più refrattario alla battaglia referendaria.
Ad essi rivolgiamo un ringraziamento sentito e sincero e siamo certi che nei prossimi mesi essi saranno i protagonisti veri di una nuova stagione politica che non può sopportare una legge elettorale che non permette ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, una legge vergogna che va cambiata per dare agli elettori la possibilità di eleggere deputati e senatori del proprio territorio.