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Lappano :: Un’assemblea popolare capace di costituirsi pacificamente e di decidere democraticamente il proprio futuro

Sembra un sogno, un’utopia strappata ad un passato lontanissimo che ormai non ci appartiene più.

LAPPANO :: 06/04/2011 :: E’ quanto in effetti, è avvenuto in questi giorni a Lappano dove un foltissimo pubblico ha nominato una Commissione formata da Marcello Fiore, Pietro Imbrogno, Carmine Bennardo e Luigi Rota per esaminare le candidature da sottoporre all’Assemblea , ed  ha scelto come proprio candidato a sindaco Marcello Fiore, il quale, senza tradire la minima emozione, ha esposto il suo programma elettorale nel corso di un’appassionata e partecipata riunione che ha coinvolto e scaldato i cuori del popolo lappanese e che ha riscoperto in una notte il piacere di stare insieme e il senso d’appartenenza attorno ad un comune ideale.

Tanti gli obiettivi enunciati da Fiore nel corso della sua relazione, tre i principali: lo sviluppo delle aree che si affacciano sulla valle del Crati, attraverso la creazione strade di comunicazione più comode ed efficienti; riportare la piazza a centro di aggregazione per le tante villette che sono sparse nella zona di Santo Stefano, con annessa la costruzione di una Chiesa; il recupero dei Centri storici di Lappano e Altavilla, realizzando iniziative di ampio respiro culturale, facendone centri da visitare e sostenendo la nascita di bed & breakfast, foresterie per studenti universitari.

 

Nell’Assemblea Popolare si è parlato, inoltre, di dissesto idrogeologico, di ambiente, di servizi sociali, di luoghi di ritrovo e socializzazione per i bambini, di recupero di palestre esistenti e ormai in disuso, di viabilità, di occupazione, dell’utilizzo di operai stagionali, di toponomastica, di ambiente e di un’attenzione diversa verso i cimiteri ridotti ormai ad uno stato pietoso, e anche di attività commerciali da sostenere attivamente,  di servizi per i diversamente abili, e  della qualità della vita.

Tutte cose che rendono più bello e più pulito il paese. Perché alla fine quello che conta è questo: lasciare il mondo meglio di come l’abbiamo trovato. A Lappano lo sanno e ci provano.  Insieme si può.  Nel nome di un entusiasmo elettrizzante e contagioso che guidi il paese verso un’aria di cambiamento, di primavera e di onestà autentica.