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L’avvocato in famiglia :: 20/06/2009 :: dell’avvocato Anna Manco

Fino a quando i figli maggiorenni devono essere mantenuti dal genitore separato ed onerato del loro assegno di mantenimento?

Alcuni genitori pensano che i figli debbano essere mantenuti fino alla maggiore età, altri fino a quando non riescano a trovare un lavoro, anche se "piccolo".

Ebbene, nulla di più errato.
Finché i figli non trovano un lavoro sicuro hanno diritto al mantenimento.

Ciò vuol dire che l'attività da precario non basta per esimere i genitori da tale obbligo Insomma per dire stop al mantenimento bisogna aspettare che i figli trovino un lavoro con una concreta prospettiva di continuità o, altrimenti, dimostrare che essi sono degli scansafatiche e che, pur posti nelle condizioni di addivenire all'autosufficienza, non ne abbiano tratto profitto per loro colpa. La Corte di Cassazione, con una sua recentissima sentenza (8227/2009) spiega così alle coppie separate come bisogna regolarsi con il mantenimento dei propri figli. Il caso esaminato riguarda un padre separato che non voleva più mantenere le figlie ultraventenni , già già avviate ad un'attività lavorativa adeguata ai loro titoli di studio.

La Suprema Corte ha accolto solo in parte ricorso al padre rilevando che i giudici di merito non gli avevano dato la possibilità di provare la raggiunta indipendenza economica da parte delle figlie, essendosi limitati a sentire solo le ragazze. Nella sentenza in ogni caso i supremi giudici hanno ricordato che "l'obbligo di concorrere al mantenimento dei figli persiste finche' essi non abbiano raggiunto l'indipendenza economica attraverso un'attivita' lavorativa con concrete prospettive di indipendenza ovvero non sia provato che, posti nelle concrete condizioni di addivenire a detta autosufficienza, non ne abbiano tratto profitto per loro colpa". Infatti "l'espletamento di un lavoro precario, limitato nel tempo, non e' sufficiente per esonerare il genitore da un tale obbligo di mantenimento, non potendosi in tal caso affermare che si sia raggiunta l'indipendenza econonomica, la quale richiede una prospettiva concreta di continuita'".

Anna Manco