RENDE :: 31/05/2025 :: Un viaggio nella storia, nel territorio e nella cultura del vino calabrese si è svolto venerdì 30 maggio all’Hotel Europa di Rende (Cs), in occasione dell’evento “Le Verticali di Ippolito 1845: tre interpretazioni del Gaglioppo”, organizzato dalla Fondazione Italiana Sommelier in Calabria.
Protagonista assoluto della serata è stato il Gaglioppo, vitigno simbolo della viticoltura calabrese, raccontato attraverso una tripla verticale di tre etichette iconiche della storica cantina Ippolito 1845:
- Cirò Rosso Classico Superiore Colli del Mancuso Riserva (annate 2021, 2019, 2015)
- Cirò Rosso Classico Superiore Ripe del Falco Riserva (annate 2017, 2013, 2005)
- 160 Anni (annate 2021, 2018, 2012)
A guidare la degustazione, con competenza e passione, è stato Paolo Lauciani, storico docente della Fondazione Italiana Sommelier, affiancato dalla testimonianza diretta di Vincenzo, Paolo e Gianluca Ippolito.
“Celebriamo quello che è uno dei territori cardine della storia enologica del nostro Paese”, ha affermato Lauciani durante il suo intervento. “Quando parliamo di Cirò, parliamo dell’antico Crimisa, uno dei primi grandi vini – se così si può dire – a denominazione di origine. Le nostre radici enologiche riaffiorano con forza in questo vino, che negli ultimi anni si è qualificato e si sta lentamente ma inesorabilmente affermando come uno dei più grandi vini d’Italia, per rendere giustizia alla sua storia”.
Una storia che inizia nel 1845, quando Vincenzo Ippolito impresse le sue iniziali sul casale di campagna nella marina di Cirò. Nel 1930, il nipote lanciò sul mercato regionale il primo Cirò imbottigliato, un’intuizione rivoluzionaria per l’epoca. Negli anni ’70, con Antonio e Salvatore Ippolito, l’azienda si rinnovò adottando moderne tecniche di vinificazione. Oggi, con oltre 100 ettari vitati e cinque generazioni di esperienza, la cantina rappresenta un punto di riferimento per l’enologia calabrese.
“Questo naturalmente è possibile perché Cirò ha un territorio eccezionale, un vitigno unico nel suo genere e uomini eccezionali”, ha continuato Lauciani. “Il vino è cultura ed è una cultura umana: è l’uomo che interpreta il territorio, che io amo considerare come uno spartito del vino, grazie a uno strumento – l’uva – e alla propria genialità e stile. Il risultato è un progetto profondamente edonistico, ma anche culturale”.
Le “Verticali” di Ippolito 1845 sono nate proprio con l’intento di far emergere queste molteplici sfaccettature del Gaglioppo, attraverso tre visioni diverse ma complementari, ognuna radicata nella tenuta Mancuso, cuore della produzione aziendale, nella zona classica del Cirò.
All’evento hanno partecipato anche alcuni giornalisti di settore, l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo e il funzionario dell’ARSAC Michelangelo Bruno Bossio, testimoniando l’attenzione delle istituzioni e della stampa specializzata verso il crescente valore del Gaglioppo e della viticoltura calabrese. Soddisfatto per l’iniziativa Domenico Pate, presidente della Fondazione Italiana Sommelier in Calabria.
A completare la serata, un elegante banco d’assaggio a bordo piscina, curato dalla Fondazione, con una selezione di etichette della cantina Ippolito, ha regalato ai partecipanti un ulteriore momento di scoperta e convivialità.