Locri :: Tutto pronto per le celebrazioni della quinta giornata del Fondo Ambiente Italiano.

LOCRI :: 22/03/2011 :: Locri è pronta ad ospitare la quinta giornata del FAI – Fondo Ambiente Italiano, che la delegazione della Locride, presieduta dalla professoressa Anna Lia Paravati Capogreco, ha organizzato nell’ambito della 19ª edizione della Giornata di Primavera del FAI- Fondo Ambiente Italiano che si svolge a livello nazionale sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Il programma è stato illustrato ieri sera nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sala del Consiglio Comunale della Città di Locri alla presenza di un nutrito pubblico e degli organi di stampa. Nel corso dell’incontro il Sindaco Francesco Macrì ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’evento, quale cassa di risonanza per far conoscere ed apprezzare i numerosi documenti storici che si trovano nella locale sezione dell’Archivio di Stato e l’originale mostra che sarà aperta presso Palazzo Nieddu del Rio. Le giornate di Primavera del FAI in questa edizione, infatti, si richiamano a livello nazionale alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia e, anche la delegazione della Locride, ha inteso valorizzare il patrimonio locale che si richiama alla storia unitaria. Per questo motivo, come è stato evidenziato nel corso della conferenza stampa, si è deciso di promuovere un percorso didattico-culturale particolareggiato, con una mostra dal titolo: “Andiamo alla fonte per attingere notizie storiche”, che apre, per la prima volta, la sezione dell’Archivio di Stato di Locri, alla quale si aggiunge l’esposizione a Palazzo Nieddu del Rio, di svariati oggetti dell’epoca garibaldina, tra cui anche una tabacchiera appartenuta a Nino Bixio, un prezioso vessillo sabaudo ricamato in oro, una divisa da ufficiale garibaldino ancora intatta e antiche carte geografiche, che si ricollegano alle celebrazione per i 150 anni dell’unità d’Italia.

La mostra si potrà visitare nei giorni del 25 e 26, riservati alle scuole con orario 09.00 – 12.30, e domenica 27 marzo, aperta al pubblico dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30.

L’esposizione vede l’attiva collaborazione della città di Locri che, attraverso il sindaco Francesco Macrì, ha inteso promuovere l’iniziativa proposta dalla delegazione locale del Fai, (Fondo Ambiente Italiano), sostenendola anche economicamente: “Abbiamo accolto l’invito della presidente Paravati – ha dichiarato il sindaco Macrì -, vista l’alta valenza culturale che la manifestazione riveste sia a livello nazionale che locale, che pone al centro il nostro patrimonio che, come abbiamo sempre detto, riveste un ruolo strategico quale volano per lo sviluppo del nostro territorio, ricco di storia da veicolare all’esterno”. Il sindaco Macrì ha evidenziato l’importanza che riveste la visita alla mostra sotto il profilo educativo e didattico per gli studenti della Locride che hanno la possibilità di vivere la propria storia direttamente dai documenti originali, che poi sono gli stessi che vengono utilizzati dagli studiosi e dai ricercatori quale fonte primaria per i loro scritti scientifici.

La presidente Anna Lia Paravati ha ricordato che lo scopo delle giornate di Primavera del FAI è quello di rendere fruibile beni che normalmente non vengono esposti o non sono accessibili, ma che grazie alla fondazione FAI è possibile visitare. La professoressa Paravati ha aggiunto che, in questo momento di tagli alla cultura, è importante sostenere con un contributo il FAI che attraverso i propri volontari rappresenta un baluardo nella difesa del patrimonio artistico-culturale italiano e nella sua riscoperta. Infine la presidente Paravati ha sottolineato che presto, anche la Calabria, avrà una “Oasi Ambientale del Fai”, che sarà realizzata a Sant’Andrea dello Ionio, grazie all’amministrazione comunale e all’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri.

Nel corso della presentazione dell’evento il direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, dottoressa Mirella Marra, ha rilevato che è la prima volta che viene aperto l’archivio di Locri alla cittadinanza e soprattutto ai giovani: “La visita guidata prettamente didattico culturale – ha detto – si compone di due fasi, quello della conoscenza diretta dei documenti, quindi dell’approfondimento della tematica sulle ferriere di Mongiana; al fine di accostare i ragazzi alla storia attraverso atti che pochi conoscono”. Giacomo Oliva, funzionario della Soprintendenza per i Beni Culturali della Calabria, ha ripercorso i momenti salienti dell’organizzazione dell’evento, ricordando che si potrà visitare e fruire di un prezioso patrimonio documentario di inestimabile valore storico, sia pubblico che privato, quale occasione da non perdere per l’alto valore che rivestono per il territorio. Oliva ha ripercorso la storia della sezione dell’Archivio di Stato di Locri che custodisce i documenti di riferimento del territorio. Sorto nel 1818 tra il patrimonio documentario quella particolarmente rilevante riguarda gli atti notarili del distretto di Gerace dal 1532 al 1894. A Locri sono custodite Raccolte e Miscellanee dal 1410 a tutto il 1900, l’Archivio Notarile dal 1533 al 1893, lo Stato Civile dal 1809 al 1922, archivi di famiglie e tanto altro. E’ annessa anche una biblioteca che può essere consultata dagli studiosi. A guidare i visitatori, come ogni anno, saranno gli apprendisti Ciceroni, ovvero gli studenti del liceo classico Ivo Oliveti di Locri, ieri rappresentato dalla professoressa Ilma De Angelis, che ha portato i saluti del dirigente scolastico Nunzio Lauretta.