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Lorica :: Operazione antibracconaggio nel Parco Nazionale della Sila.

LORICA :: 25/102011 :: Domenica 23 ottobre, durante un servizio di controllo del territorio del Parco Nazionale della Sila finalizzato alla prevenzione ed alla repressione di attività di bracconaggio all’interno dell’area protetta nel comune di Petilia Policastro, gli agenti dei Comandi Stazione Parco di Crotonei e Gariglione, dipendenti del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale della Sila e coordinati dal Comandante Giuseppe Melfi, hanno sorpreso sette persone intente ad esercitare attività venatoria con fucili automatici calibro dodici.

Ieri sono state consegnate alla Cancelleria della Procura di Crotone le armi e le munizioni poste sotto sequestro. I reati di attività venatoria e quelli relativi all’introduzione di armi nel territorio del Parco sono stati contestati sulla base della Legge 157/1992 – Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio –  e della Legge Quadro sulle aree protette, la 394 del 1991.

E’ importante sottolineare che l’area oggetto delle attività di polizia, la località Molarotta-Granaro, è situata alle pendici di un comprensorio boscato che presenta importanti elementi di naturalità ed è caratterizzata da una vegetazione di pino laricio e faggio. In particolare, l’area ricade nella zona 2 del Parco Nazionale della Sila ed è ricca di fauna da proteggere, fra cui cinghiali e caprioli, per la cui caccia viene utilizzato dai bracconieri il munizionamento che era caricato nei fucili sottoposti a sequestro.