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Luzzi :: E' uno dei pochi comuni ad aver adattato il piano strutturale comunale.

LUZZI :: 23/07/2009 :: Un’attesa durata vent’anni, due anni di lavori, estenuanti come dirà poi il sindaco Manfredo Tedesco, e da ieri Luzzi ha finalmente il suo piano strutturale approvato con eseguibilità immediata., uno dei pochi comuni.  Mandato a riposo il vecchio prg, strumento ingessato che non teneva conto delle esigenze pratiche dei centri urbani oggi  per i comuni dunque si parla di piani strutturali.

“E quello approvato da questa amministrazione – ripeteva la maggioranza nei singoli interventi –  guarda proprio a questo, a dare al centro della media valle del Crati un progetto di sviluppo serio, che è stato condiviso e partecipato dalla gente, dalle associazioni, dagli enti”. Partecipazione però con improvviso ripensamento degli esponenti della minoranza che, prima che iniziasse la discussione ha letto un documento per bocca del consigliere Franco Pisa, una dichiarazione d’incompatibilità con la quale l’opposizione dichiarava l’astensione dal voto dal momento che, l’approvazione o meno di questo o quel punto significava per loro un conflitto di interessi visto che, più o meno tutti in quel consiglio comunale qualche parente con una casa, un terreno o anche un cortile coinvolto nel piano strutturale ce l’hanno da qui il sillogismo non si può votare per qualcosa di pubblica utilità che va a toccare privati vantaggi.  “Una scelta di coscienza – ha concluso Pisa – e via, un consigliere dietro l’altro ha abbandonato la sala del consiglio. Per la cronaca va detto che nei banchi della minoranza mancavano all’appello Franc Iincutto e Gianfranco D’Angelo. Un gesto che evidentemente la maggioranza non si aspettava e che lo stesso sindaco ha poi definito politicamente grave. Un gesto che ha spinto Manfredo Tedesco a decidere di procedere alle votazioni di quelle osservazioni che in qualche maniera andavano a coinvolgere consiglieri ed assessori per vincoli di parentela facendo uscire dalla sala di volta in volta l’esponente interessato. In tutto ventiquattro quelle nelle quali, usando le parole dell’opposizione, si vedevano conflitti d’interesse. Si è poi passati alla votazione per gruppo, sedici le proposte che hanno riguardato vari aspetti del piano strutturale. Le osservazioni al piano riguardavano essenzialmente cambi di destinazione d’uso, da Atuc (ambito del territorio urbano consolidato) ad agricolo e viceversa, oppure in trasformazioni in Atum (ambito del territorio urbano marginale). Entrando nel merito del nuovo piano, duecentoquaranta sono state le osservazioni giunte in comune, sul fronte percentuali invece va detto che l’urbanizzazione riguarderà il 24% del territorio, di cui 13,4% per le aree Atuc e un 5% per quelle Atum. Non sa darsi una spiegazione dell'abbandono da parte dei consiglieri di minoranza l'assessore Giampiero Basile,  che ricorda di quante volte ha trovato in questi due anni di lavoro sul PSC, seduti fianco a fianco l'ingegnere Francesco Caligiuri  e Franco Pisa e di come abbiano lavorato a stretto contatto della maggioranza anche gli  altri consiglieri di minoranza. Comunque il Psc è stato approvato lo stesso. Ma come cambierà Luzzi? Niente che andrà a stravolgere il territorio. Un nuovo modo di pensare al proprio comune come a qualcosa che è un tutt’uno con il panorama circostante. Un progetto, quello sì esaltante, in realtà è stato prospettato, la realizzazione di un autodromo di quattro km e cento metri misura che gli garantirebbe l’omologazione per entrare nel circuito degli autodromi internazionali da costruire su una vasta area agricola che però può essere tramutata senza impatti ambientali o di sorta in edificabile. Detta così sembra quanto meno che a Luzzi si voglia volare troppo alto, addirittura  la formula uno o la moto GP a far sentire i loro motori tra le colline luzzesi eppure sembra crederci il giovane consigliere Ivan Ferrero che ha presentato il progetto parlando anche di una cordata di imprenditori calabresi pronti ad entrare con investimenti.  Un progetto che se re
alizzato andrebbe a sviluppare l’area non solo di Luzzi ma dell’intero cosentino.  Se l’autodromo si farà oppure no va però sottolineato il lavoro fatto in concerto, come si dice in questi casi, per portare ad approvazione un piano che Luzzi aspettava da ben due decadi. “Un piano – ha voluto rimarcare il sindaco Tedesco cui l'uscita dalla sala dell’opposizione è arrivata sinceramente inattesa – a cui si è lavorato per due anni, maggioranza ed opposizione e sono sinceramente dispiaciuto di questo gesto (l’abbandono della votazione ndr). Questo non è un piano nè di destra nè di sinistra ma aggrega questa comunità, e mi sembra strano e pretestuoso che proprio nell’ultimo passaggio la minoranza abbia preso questa decisione”. Sullo stesso tono il vicesindaco Flaviano Federico che ha ricordato come la realizzazione del piano strutturale sia stato negli obiettivi che la giunta Tedesco aveva messo in elenco fin dalla campagna elettorale del 2007. Anche per lui amarezza e incredulità per “una opposizione che ha perso un’occasione”.