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Marcellina :: San Marcellino tra fede e devozione.

MARCELLINA :: 04/08/2011 :: Sono iniziati gli annuali festeggiamenti in onore del santo Papa e martire Marcellino, anticipati quest’anno alla prima domenica di agosto per la concomitanza della solennità dell’Assunta nella seconda domenica. Il culto verso questo santo, combacia con la rifondazione dell’antica città di Marcellino, allora scalo di Verbicaro, e la statua di manifattura Leccese fu donata dalla famiglia di don Alfredo Paolillo. Attualmente in Italia solo due paesi venerano questo santo Papa e Martire: Envie in provincia di Cuneo e la nostra Marcellina.

Quest’anno in concomitanza con le celebrazioni centenarie della morte della Madre Isabella De Rosis, fondatrice delle suore riparatrici che operano a Marcellina, straordinariamente la statua sarà traslata in processione dalla Chiesa delle suore fino alla chiesa madre. Questo anche per ridare il giusto valore storico alla chiesa delle suore che è stata la prima chiesa di Marcellina e proprio in questa chiesa fu accolta per la prima volta la statua del santo protettore. Il Parroco nel messaggio ai fedeli così si esprime: Con il martirio, San Marcellino, ci offre un’autentica testimonianza di fedeltà e di coraggio; con l’eloquenza della parola, ci insegna ad essere attenti e coraggiosi difensori della verità; con la luce della preghiera e la forza della carità, ci propone di vincere il male con il perdono. Chiediamo al Signore, per intercessione del nostro santo protettore, il dono di vivere la fede, con la parola e la vita e di trasmetterla a tutti con l’umiltà dell’amore e la sapienza del perdono fraterno. Il programma dei festeggiamenti, che si vivranno soprattutto a carattere religioso prevede il triduo di preparazione da giorno 4 a giorno 6 con celebrazioni alle ore 19.00. La domenica, giorno del Signore e festa di san Marcellino, oltre alle celebrazioni dell’Eucaristia, in serata si terrà come di consueto la solenne processione per le vie principali dell’abitato. In occasione del restauro della statua, che è stata riportata all’antico splendore, dietro iniziativa del Parroco, è stata costruita e forgiata una nuova ferula, la croce patriarcale recata dai Romani Pontefici, è stata rifatta l’ascia, segno del martirio, e sul capo è stata posta una nuova aureola “nimbo” in argento, di artigiani napoletani di fine ottocento. Durante la festa i momenti ricreativi prevedono: buongiorno in musica per le vie cittadine il sabato mattina e la domenica, un nutrito e pregevole spettacolo pirotecnico a mezzanotte del 6, l’infiorata per le vie cittadine a cura di un gruppo di devoti, la serata musicale con la cover band dei nomadi “IL VENTO DEL NORD”, l’illuminazione artistica del sagrato della chiesa madre.