Morano Calabro :: Contributi e sussidi a persone fisiche e associazioni.
Il testo, redatto e proposto all’attenzione dell’alto funzionario della prefettura di Cosenza dal responsabile dell’area amministrativa dell’Ente, Francesco Gentile, revoca il precedente, ratificato nel lontano 1992 in ossequio alla Legge n. 241/90 e mai aggiornato. Alla base dell’iniziativa i mutamenti, nel corso degli anni, delle leggi nazionali e regionali nell’ambito dei servizi sociali. Variazioni che oltre a semplificare e ottimizzare gli interventi snelliscono significativamente le procedure per l’accesso ai benefici. L’elaborato consta di sedici articoli e risponde all’esigenza di uniformare criteri, requisiti ed iter per il conferimento delle sovvenzioni, promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale, garantire e potenziare i livelli minimi di soccorso, favorire la diversificazione degli interventi, valorizzare le esperienze esistenti e incoraggiare la progettualità verso famiglie e/o singoli individui. “Sono state individuate due differenti tipologie di postulanti: persone fisiche e associazioni”, spiega Gentile: “Nella prima sono compresi le persone incapienti; nella seconda, enti pubblici o associazioni private. Questo consente innanzitutto di programmare meglio il budget di spesa e le risorse da indirizzare ad ogni categoria, quindi riduce i tempi di assegnazione degli aiuti, non occorrendo più costituire un’apposita commissione deliberante. Il sistema prevede la semplice presentazione della domanda a cui seguiranno gli accertamenti dell’Ufficio circa la sostenibilità dell’istanza e la veridicità del disagio dichiarato se trattasi di persona fisica, nonché delle condizioni di vantaggio per la collettività se trattasi di sodalizio. Assolti gli obblighi burocratici, proporzionalmente ai fondi attribuiti al settore, si passa all’erogazione del sussidio o del contributo che può articolarsi in conferimento una tantum o periodico secondo valutazioni oggettive delle carenze denunciate”. Prioritariamente acquistano il diritto di usufruire delle prestazioni i residenti che siano portatori di bisogni gravi o con marcata riduzione delle capacità psicofisiche, i soggetti con difficoltà d’inserimento attivo nel sociale e nel mercato del lavoro e quanti, sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria necessitino di sostegno. Tuttavia, considerata la complessità della materia si è ritenuto non formulare un elenco esaustivo degli aventi diritto onde evitare il rischio di trovarsi a non poter fronteggiare congiunture non specificamente contemplate. I sussidi potranno essere rilasciati in danaro e finalizzati al superamento di disagi anche temporanei, o in buoni/voucher per l’acquisto di derrate alimentari o altri beni non voluttuari. Qualora sussistessero fondati motivi per ritenere un uso difforme della provvidenza da parte del ricevente, i Servizi sociali dem
andati all’istruttoria delle pratiche, potranno provvedere – motu proprio – al pagamento di utenze domestiche, canoni di locazione, incombenze scolastiche ecc. E’ riservata, infine, al sindaco o all’assessore delegato la possibilità di disporre eccezionalmente aiuti d’emergenza.
Pino Rimolo