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Morano Calabro (Cs) :: Ritorna la Festa di primavera.

Comune, Scuola e CFS promuovono la cultura dell’ambiente.

 

MORANO CALABRO :: 13/03/2009 :: Il locale Istituto Comprensivo, in collaborazione con la stazione del Corpo Forestale dello Stato ed il patrocinio del Comune di Morano, organizza per venerdì 27 marzo la “Festa di primavera”, meglio nota con la precedente denominazione di “Festa dell’albero”. La manifestazione –  istituita da un decreto dei ministeri delle Politiche agricole e forestali e della Pubblica istruzione – si terrà negli spazi antistanti la scuola media dove saranno poste a dimora piante ad alto fusto e cespugliose da fiore.

Vi parteciperanno, oltre ai 336 studenti dei tre ordini presenti in loco (Infanzia, Elementari e Medie), il Commissario straordinario del Comune di Morano, Giuseppe Di Martino, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, la dirigente scolastica, Isabella Grisolia, le coordinatrici dell’evento, Maria Teresa Filomena, Antonietta Giuliani, Santina Ferraro, l’ispettore superiore Mimmo Madormo in rappresentanza del CFS, altre autorità civili, militari e religiose, associazioni culturali e di volontariato tra le quali, Viva e Libero moranese, il Centro anziani e una cooperativa del consorzio sociale GOEL fondato da mons. Bregantini. Il programma prevede allestimento di stand di legambiente e del Parco del Pollino, gli interventi degli ospiti e la recita da parte dei bambini di poesie, filastrocche e canti inneggianti ai valori della legalità e della cittadinanza attiva. L’iniziativa, giunge a margine di un percorso nel quale si è cercato di sensibilizzare i ragazzi circa le problematiche dell’ambiente e della salvaguardia delle specie arboree e delle essenze silvestri autoctone. La constatazione del pericolo cui  sono soggette queste risorse anche per la forte incidenza, specie nel meridione d’Italia, degli incendi boschivi, ha rinfocolato la necessità di riproporre in chiave moderna, una tradizione che risale al 1902, erroneamente ritenuta per un
certo periodo inutile e demodé, e che invece persegue il nobile obiettivo di promuovere l’ambiente, rurale o urbano, come opportunità di sviluppo, impedendo al virus pernicioso dell’indifferenza e del disinteresse verso il patrimonio di annidarsi laddove non dovrebbe. In simile contesto- appare fondamentale il ruolo delle istituzioni pedagogiche, amministrative e di polizia, le quali hanno il difficile compito di introdursi per tempo e adeguatamente nei processi formativi dei ragazzi e più in generale delle popolazioni, indicando nella conservazione e nel rispetto della biodiversità uno dei parametri mediante il quale conseguire il discusso equilibrio tra comunità umane e ambiente.

 

Pino Rimolo