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Morano Calabro :: Giovedì 25, apertura della causa di beatificazione di don Carlo De Cardona.

Il Tribunale diocesano s’insedierà a margine di un’apposita concelebrazione eucaristica.

MORANO CALABRO :: 08/11/2010 :: Giovedì 25 novembre 2010, solenne apertura dell’inchiesta diocesana per la beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio don Carlo De Cardona. La cerimonia sarà preceduta da una concelebrazione eucaristica il cui inizio è fissato per le ore 16 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Al termine della liturgia si procederà all’insediamento del Tribunale Diocesano.

Alla manifestazione parteciperanno tutti i sacerdoti della circoscrizione vescovile di Cassano Jonio (i quali si ritroveranno alle falde del Pollino nella mattinata del 25 per gli esercizi spirituali), i vescovi delle diocesi calabresi, il sindaco di Morano Francesco Di Leone e i suoi omologhi della provincia di Cosenza, le associazioni cattoliche e socio-culturali territoriali, le Acli cosentine, le istituzioni regionali e provinciali.

Dunque un altro passo avanti verso la gloria degli altari per il prete moranese vissuto nel secolo scorso. La notizia è stata accolta con gaudio e viva soddisfazione nella sua città natale e da quanti, sin dal settembre 2008, in occasione della scopertura del busto di don Carlo che troneggia all’ingresso dell’abitato di Morano hanno domandato al Pastore della Chiesa cassanese, mons. Vincenzo Bertolone, di avviare l’iter per la canonizzazione del presbitero dei poveri. In quella circostanza, al cospetto dei tanti studiosi e fedeli intervenuti nell’auditorium comunale, il Vescovo, con la necessaria prudenza che distingue gli uomini di Chiesa chiamati a cotanta responsabilità davanti al popolo e a Dio, garantì il suo impegno ad approfondire la vicenda umana e religiosa di don Carlo. Mesi dopo, quando i tempi furono maturi, dopo aver ponderato tutto, nella Collegiata di Santa Maria Maddalena, sempre a Morano, annunciò l’inizio delle procedure. Usò parole di elogio e ammirazione che ancora risuonano tra i concittadini del Servo di Dio. Tempo addietro, l’Ok dal Soglio di Pietro. Giunto dopo quello della Conferenza Episcopale Calabra che aveva accolto positivamente la proposta proveniente dall’episcopio cassanese. Certo il cammino, evidentemente, è lungo e complesso, come, del resto, per tutte le cause propedeutiche ad eventuali dichiarazioni di santità; è modulato da ricerche accurate sui documenti e le opere, sull’escussione dei testimoni e le segnalazioni di grazie impetrate da don Carlo, indispensabili per la dichiarazione finale di santità. Inoltre è opportuno e utile evidenziare, richiamando l’editto vescovile dato in Cassano il 1° novembre scorso, come i fedeli e quanti possiedano scritti attribuiti al De Cardona, dovendosi raccogliere detto materiale a norma delle attuali disposizioni canoniche, li rimettano con sollecitudine alla Postulazione della Causa presso la Curia Vescovile, anche in copia autenticata.

E dalla penna incisiva e forbita di mons. Bertolone, dopo la pubblicazione del volume “Carlo De Cardona: prete, soltanto prete”, nasce la supplica per implorare la beatificazione e la canonizzazione di don Carlo e per domandare grazie per sua intercessione. Eccola: “O Dio, che per il bene della Chiesa e il conforto dei fedeli, hai ricolmato dei doni del tuo Spirito il tuo servo Carlo De Cardona e ne hai fatto un sacerdote innamorato del Tuo Figlio Gesù, dei poveri, degli ultimi e degli sfruttati, concedici la grazia di sperimentare l’efficacia della sua intercessione (esprimere la grazia particolare che si desidera ottenere) e di imitarne la fede, la speranza, la carità, la mitezza, l’umiltà e la pazienza nell’accettare cristianamente le avversità. Donaci, Signore, di impegnarci nella promozione morale, intellettuale e sociale dei nostri fratelli, in particolare di quei “poveri in spirito” ai quali hai promesso il Regno dei Cieli. O Signore, glorifica anche in terra il tuo servo fedele. Amen”.