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Morano Calabro :: Il Gruppo Consiliare di “Morano Al Centro”: Tramaglino, solo bugie.

MORANO CALABRO :: 21/10/2011 :: L’ex assessore comunale ed apprezzato dirigente del gruppo politico “Morano Al Centro” Rocco Ingianna risponde ai vaneggiamenti dell’assessore Tramaglino apparsi di recente sulla stampa: “Siamo allibiti dinanzi a tanta superficialità, arroganza e pressapochismo. Riteniamo che un amministratore pubblico abbia il dovere di mantenersi sobrio nelle sue esternazioni e soprattutto dovrebbe pensare agli interessi della comunità amministrata anziché manifestare copiose bugie con il solo scopo di nascondere un palese fallimento politico – amministrativo della pseudo azione della giunta Di Leone.

Il nostro stupendo borgo in soli 2 anni e mezzo di amministrazione della sinistra alternativa ha subito un pauroso regresso che lo ha portato ai margini del territorio del Pollino ed a essere invisibile nel panorama Regionale. Se si pensa che Morano è uno dei borghi più belli d’Italia e si fregia della Bandiera Arancione è oltremodo inaccettabile che lo stesso rimanga puntualmente fuori dai contributi sovra comunali.

Il brillante assessore Tramaglino dimentica di enunciare nel suo accurato appello difensivo, al quale pensiamo non creda neanche lui stesso, di aver perso un importante finanziamento regionale sulle energie alternative per aver presentato la progettazione solo dopo la scadenza del bando e quindi per esclusiva sua negligenza.

Chiunque, per decenza, si sarebbe dimesso dall’incarico mentre il nostro si permette di parlare nel 2011 ancora del 2006. Abbiamo letto con attenzione quelli che, secondo Tramaglino, sarebbero stati i risultati positivi frutto della giunta Di Leone, constatando, però, che gli stessi sono stati definiti proprio dall’amministrazione De Bartolo partendo dai fondi APQ con i quali è stato restaurato il Castello Normanno grazie alla partecipazione del nostro Comune alla rassegna “Castellaria” osteggiata dall’allora militante di Rifondazione Comunista Giannatale Tramaglino e dall’allora leader di quel partito Francesco Di Leone oggi entrambi transitati in SEL al termine, si spera, del loro peregrinare politico in cerca di poltrone.

Che dire poi dell’importante progetto dei sottoservizi con il quale sono state riconsegnate alla cittadinanza numerose arterie del centro storico sino a Piazza Giovanni XXIII ed è stato risolto un problema sanitario essenziale separando dopo anni di inconcludente politica della sinistra la rete fognaria da quella idrica.

Relativamente ai PRU ricordiamo all’assessore Tramaglino che il primo Piano di Recupero Urbano calabrese è stato firmato dall’allora sindaco De Bartolo con l’ex assessore regionale Tripodi alla presenza dell’attuale capogruppo de “L’Olmo” Architetto Anele e che solo grazie alla venuta di Emanuele Filiberto sono stati acquistati i giochi che oggi sono installati nel parco giochi in Via Cappuccini.

Per il Distretto Rurale avevamo lasciato Morano capofila del distretto con una segreteria tecnica costituita da una associazione moranese quale la MORUS, oggi invece grazie alla politica della Giunta Di Leone ci ritroviamo come ultima ruota del carro e con il baricentro del Distretto Rurale spostato verso il Tirreno. Il Vice Capogruppo de “L’Olmo” ci accusa di essere stati assenti in alcuni bandi pubblici, vorremmo tuttavia rinfrescarli la memoria portandolo a ricordare l’ultimo C.C. che ha dato poi di fatto il via al Commissariamento dell’Ente dove, anche per un atteggiamento alla Ponzio Pilato di una parte della sinistra, non si riuscirono ad approvare importanti progetti nell’interesse della Comunità Moranese.

E’ palese, invece, che la giunta Di Leone sia stata bocciata nelle progettazioni presentate per l’edilizia scolastica, per il fondo cultura, per il PSC e tanto altro ancora. Di fatto Morano vive con l’ingiustificata assenza delle istituzioni comunali, più attente a chattare su noti social-network che alle sorti della collettività: nonostante il servizio di Raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta viviamo in uno dei paesi più sporchi d’Italia tanto da meritare l’attenzione negativa di importanti testate nazionali, gli edifici scolastici di proprietà comunali versano in condizioni penose al pari o addirittura peggiori di quelle precedenti il sequestro del plesso “Severini” ed i bambini moranesi sono costretti a studiare per lo più in condizioni disumane, in particolare quelli della Scuola dell’Infanzia, a questo la giunta Di Leone ha pensato bene di aggiungere il problema della mensa scolastica affidando con atto n°139 del 11 ottobre il servizio ad un’azienda non attiva alla Camera di Commercio che svolge il servizio di giardinaggio e derattizzazione ma non il delicato servizio di refezione scolastica, il tutto aggravato dallo strumento utilizzato che non è l’istituto del bando pubblico bensì la procedura negoziata invitando solamente 5 ditte guarda caso nessuna abilitata al servizio da espletare.

Siamo, infine, tutti bravi a parlare di diminuzione delle tasse ma chiediamo allo zelante assessore Tramaglino se la diminuzione del 10% della Tarsu non sia stata abbondantemente compensata con la revisione delle tabelle catastali con la quale è stata aumentata la superficie sulla quale calcolare la tassa e soprattutto vorremmo chiedergli come mai dopo due anni e mezzo di disamministrazione non sia stata ancora eliminata la tanta vituperata Addizionale Comunale?

Forse perché il bilancio comunale che l’Amministrazione Di Leone ha ereditato in cospicuo avanzo, oggi invece fa acqua da tutte le parti, tanto che la Corte dei Conti ha notificato al Consiglio Comunale una delibera nella quale si afferma che il bilancio del Comune di Morano Calabro non è né veritiero, né efficace e soprattutto non garantisce il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini moranesi.

Siamo consapevoli che l’assessore Tramaglino vuole ad ogni costo rimanere attaccato alla poltrona del potere e pertanto evitiamo di richiedergli pubblicamente le dovute dimissioni: rimanga pure dov’è fino alla fine del mandato ma cerchi di non provocare ulteriori danni alla comunità moranese; tuttavia per pudore gli chiediamo di esprimere la Verità ovvero se proprio ciò non gli riesce almeno di tacere, anche perché Lui come gli altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale dovrebbero rendersi conto di rappresentare ormai solo una sparuta minoranza di cittadini.

Rocco Ingianna
Segretario Amministrativo
“MORANO AL CENTRO”