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Morano Calabro :: Severino protesta per i ritardi subiti nel rilascio di una certificazione.

MORANO CALABRO :: 19/01/2011 :: Quando sono entrato in politica nell’ormai lontano 2006 non avrei mai pensato che la stessa potesse celare tra le sue pieghe futili vendette o miserevoli ripicche che nulla hanno a che vedere con l’arte di servire la gente bensì si configurano nella sfera dei rapporti personali. Per tali motivazioni quando qualche tempo fa ho inviato richiesta, per fini lavorativi, alla Casa Comunale per avere certificazione ufficiale del mio stato di consigliere comunale dell’Ente ero convinto che ciò fosse squisitamente atto dovuto.

Ho invece appreso che il rilascio di tale certificazione, peraltro avuta solo nei giorni scorsi, rappresentava uno scoglio tanto difficoltoso da scalare similare al superamento di un irto colle. Dapprima il Sindaco mi erudiva sul fatto che non era abilitato alla firma e pertanto avrebbe dovuto rilasciarlo il Segretario Comunale, successivamente alle mie proteste mi rendevo conto che neanche la firma di un dirigente comunale sarebbe bastata per il rilascio. Ritengo che nel 2011 tali affermazioni lasciano il tempo che trovano e qualificano, ahimè, chi le afferma. Penso di non offendere nessuno dicendo che un qualsiasi cittadino abbia il diritto di ottenere una semplice certificazioni nell’immediatezza ed ogni componente della Pubblica Amministrazione abbia il dovere di svolgere, compiutamente e senza tentennamenti o vendetta, la propria funzione pubblica. Tanto più è vero in quanto la certificazione da me richiesta era conseguenza di una nota protocollo n.8347 del 22/12/2010 con la quale il Sindaco del Comune di Morano Calabro a propria firma comunicava al Ministero dal quale dipendo le mie dimissioni da assessore comunale omettendo di comunicare che persistevo invece nel ruolo di consigliere comunale. Così facendo lo stesso ingenerava confusione rispetto alla carica pubblica da me ricoperta con il risultato di trarre in errore lo stesso Ministero e creare inutili disagi, peraltro celermente risolti, alla mia persona. Sono sicuro che l’Italia come Morano sia uno Stato di diritto e non di vendetta, ma quello che mi ha ferito ulteriormente, non meravigliandomi per l’atteggiamento di chi in maniera motivata ho abbandonato politicamente, è il fatto che neanche il gruppo consiliare del PD al quale oggi appartengo, abbia sentito il bisogno di intervenire in merito alla questione né per esprimermi la solidarietà dovuta né per salvaguardare il diritto del cittadino. Mi corre l’obbligo di ringraziare invece il gruppo consiliare di MORANO AL CENTRO che in una trasmissione radiofonica ha portato all’attenzione pubblica tale increscioso accadimento schierandosi al fianco dei cittadini ed esprimendomi sincera solidarietà. Sono sicuro che solo attraverso un azione collegiale delle opposizioni presenti in Consiglio Comunale chi dimostra di non meritare di amministrare il nostro Comune possa cedere il passo ad una stagione nuova che mi auguro possiamo presto vedere a Morano.

Il Consigliere Comunale

Biagio Angelo Severino