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Morano Calabro :: Vergogna: la politica moranese non era mai caduta così in basso.

MORANO CALABRO :: 10/11/2010 :: La sezione UDC di Morano per voce del suo commissario Maurizio De Bartolo esprime il suo pieno rammarico per la grave crisi politica che si sta perpetrando oggi nel nostro amato borgo. Nel contempo, non possiamo che stigmatizzare il comportamento deplorevole dei componenti del gruppo di  maggioranza l’Olmo, che in seno all’ultimo consiglio comunale, sotto gli occhi attoniti dei cittadini moranesi, hanno offerta una prova di pressappochismo politico e di avventatezza amministrativa.

Forse chi scrive non utilizza un linguaggio forbito, non conosce l’utilizzo del congiuntivo piuttosto che l’esatta coniugazione dei verbi, ma sicuramente chi scrive crede che Morano non ha bisogno di professori d’italiano ma necessita di politici in grado di amministrare e non di semplici alzatori di manina a comando. L’ultimo consiglio comunale è stato degno di una rappresentazione teatrale del grande Edoardo, il nostro primo cittadino per l’ennesima volta ha esautorato il consiglio del suo ruolo principale quello di essere veicolo di informazioni per i cittadini e punto d’incontro per il dialogo politico – amministrativo tra le forze presenti in consiglio stesso. Ma il SINDACO, dopo il suo intervento iniziale di durata biblica, in cui arrampicandosi sugli specchi ha cercato di motivare le sua scelta di allontanare  il primo eletto della sua lista, ha preferito fuggire al dialogo politico, rifiutando il confronto con le forza di minoranze, alzandosi più volte ed uscendo dall’emiciclo ogni qualvolta si esprimeva una parte della minoranza, ma senza sapere che il suo atteggiamento non ha offeso le forze politiche di minoranze ma ha offeso la cittadinanza moranese che quantomeno si sarebbe aspettata un chiarimento in merito alla grave crisi politica, certificata dalle dimissioni dell’ormai ex – Assessore Severino. Ma il Sindaco ancora oggi, così come quando si è dimesso da Vicesindaco nella giunta Paternostro, non ha spiega le motivazioni o meglio, la Maggioranza di governo si affida al comunicato stampa del capogruppo Anele che, in Consiglio comunale, con molta fatica  cerca di correggere il tiro delle gravi accuse mosse nel suddetto comunicato verso gli assessori revocati e dimissionari, ed alle grave offese nei confronti delle minoranze o meglio di una parte di minoranza politica. Il palese disagio del Capogruppo ha condotto la stessa a smentire il proprio comunicato, smentendo quindi se stessa e smentendo nel contempo ciò che ha espresso il suo gruppo politico. Pertanto la domanda nasce spontanea, prima di scrivere il Comunicato bene avrebbe fatto a riflettere attentamente ed a scrivere qualcosa di sensato. Ma i successivi interventi da parte della maggioranza sono stati ancora più degni di una tragicommedia, bene avrebbe fatto il Vice capogruppo nonché consigliere delegato Tramaglino ad osservare un dignitoso silenzio piuttosto che intervenire con farneticanti comunicati propagandistici, leggendo una fantasiosa nota del gruppo dell’Olmo che, con la ricca e gloriosa storia del popolo moranese non c’entra assolutamente nulla. Vorremmo ricordare al consigliere Tramaglino che il ’68 è per fortuna finito da tempo, ed inoltre, preghiamo i consiglieri del gruppo di maggioranza a misurare le parole perché per fortuna Morano è avversa ai voti di scambio ed alle infiltrazioni criminali. Di certo, quando si emettono proclami elettorali bisogna essere chiari altrimenti chi ascolta potrebbe scambiare Morano con altri paesi ad alta densità criminale; questo non è il giusto modo per propagandare un paese “pulito” come il Nostro. Bene avrebbe fatto l’Amministrazione comunale, anziché emettere comunicati falsi e fantastici, ripulire le strade e riconsiderare un progetto di raccolta differenziata partorito in maniera frettolosa e sconcertante, carente di organizzazione e forse di progettazione, con gli ormai famosi sacchetti dei supermercati che continuano ad essere appesi alle ringhiere del Ns borgo alla mercé degli animali randagi, sicuramente un arredo urbano poco qualificante per uno dei borghi più belli d’Italia. Una progetto di differenziata che forse benefici non ne porta a nessuno ma disagi a tutta la popolazione. È da lodare l’operato dei dipendenti della nettezza urbana, costretti a salti mortali per assicurare il servizio, ed è da rilevare il disagio dei cittadini obbligati a stivare per giorni nelle proprie abitazioni gli odori disgustosi derivanti dall’immondizia, nonché è ancora da evidenziare che un borgo votato al turismo non può offrire certi spettacoli poco decorosi ai turisti che ci omaggiano della loro presenza.

Ritornando al consiglio comunale, abbiamo assistito meravigliati a continui colpi di scena in merito all’ormai famoso operato degli assessori dissidenti. Il nuovo Vicesindaco sconfessa, nel suo intervento, i concetti espressi dal Sindaco; il Capogruppo che stravolge l’intervento del Vice capogruppo, ed allora consigliamo al Gruppo dell’OLMO una maggiore coerenza, altrimenti alla tanto decantata coesione non ci crede nessuna, o almeno consigliamo di concordare gli interventi in precedenza, ciò per non generare confusione nella cittadinanza e per non dare chiara evidenza della mancanza di coesione anche nelle opinioni inerenti alla vita amministrativa e quindi sulle successive ingiustificate scelte politiche. Anche gli altri interventi hanno generato confusione ed ilarità del pubblico; alcuni consiglieri, prima di aprire bocca, dovrebbero leggersi e studiare il regolamento del Consiglio altrimenti continuano a fare la figura degli impreparati, ma a tal proposito abbiamo appreso dal Consiglio l’importanza dei congiuntivi e non certo del regolamento. Vogliamo ricordare a chi ci amministra che le maestrine ed i portatori di cultura dovrebbero stare nei salotti e non nel Consiglio Comunale, preferiamo gli ignoranti che portano frutto per il Paese piuttosto che i saccenti inoperosi, Morano si è sempre distinto per la notorietà delle nostre iniziative culturali e sociali, e non accettiamo da nessuno lezioni comportamentali piuttosto che dottrinali.

Infine, l’appello che vogliamo fare ai nostri amministratori è quello di prendere esempio dai gruppi di minoranza, che hanno sempre cercato il dialogo politico ed hanno evidenziato l’inconsistenza di questa maggioranza sicuramente poco coesa ed approssimativa nell’azione di governo e negli interventi chiarificatori. D’altro canto, i consiglieri Berardi e Severino hanno invece spiegato chiaramente le motivazioni della loro dissidenza riconducibili all’impossibilità di governare con un padre padrone.

In conclusione, vogliamo chiudere il nostro intervento con una frase del compianto Totò “Ai postumi l’ardua sentenza”, e lo facciamo con cognizione di causa perché i postumi dell’inconcludente azione amministrativa del Gruppo dell’OLMO saranno gravissimi per Morano. Chi doveva salvare la Patria oggi invece la sta affossando con l’arroganza del potere, con il rifiuto del dialogo politico, con continue provocazioni e minacce nel Consiglio Comunale e soprattutto con la mancanza di chiarezza. Al gruppo dell’Olmo rivolgiamo l’appello della cittadinanza moranese che è quello di rilanciare l’operato amministrativo oppure di staccare la spina ad un Governo deleterio e disastroso per il paese.

Il commissario Maurizio De Bartolo