Napoli :: Un viaggio da incubo con il treno.
Di Barbara Di Giorno
NAPOLI :: 11/08/2015 :: Treno in partenza da Napoli centrale binario 21. Lunedì mattina ore 12.35 treno 2429. La gente inizia a salire e a trovare posto. La gente inizia ad aspettare la partenza del treno, la gente inizia ad usare ventagli o fogli di giornale per respirare. Finestrini chiusi, porte chiuse e l’aria che inizia a mancare. Molti aspettano che inizi ad uscire come un miraggio l’aria fresca dai bocchettoni dell’aria, ma resta solo un miraggio, come in quasi tutti i regionali l’aria condizionata non funziona! E allora perché sono aumentati di quasi 2 euro i biglietti?
Il viaggio inizia a farsi pesante nemmeno il ventaglio riesce ad aiutare la poca aria che circola nelle carrozze, sudore e bestemmie iniziano ad avere la meglio! Arrivi alla prima fermata: Salerno e vedi la gente che dovrebbe salire sul treno e ti ritrovi attaccato come una cozza al tuo vicino! Il treno non riesce a partire, la gente inizia a lamentarsi perché molte persone si sono sentiti male. Una signora straniera scesa dal treno piangeva dopo un attacco di panico, tremava e non riusciva a riprendersi. Non è stata la sola a sentirsi male e a scendere da quel treno! Le lamentele sono state tante ma le risposte sempre le stesse: siamo al sud! Ma che risposta è! Oppure: aspettate il treno successivo! Anche uno stupido sa che il prossimo treno avrà lo stesso identico problema!
Purtroppo sono troppo anni che si viaggia così nel periodo estivo! Sono pochi i treni che ti portano in Calabria e che ti permettono di viaggiare come dovresti viaggiare, visto che paghi per farlo e dovresti percorrere in maniera civile quei km che ti separano dalle tue attese e meritate vacanze, sia che lo fai ad alta velocità sia che lo fai con un povero regionale!
Ci offendiamo quando ci viene detto che al sud non funziona nulla e ma è la verità! Oggi c’ero anche io su quel treno (e non è la prima volta che accade una cosa simile) oggi anche io mi sono sentita male! Mi sono vergognata per le risposte che il capotreno ha dato! Mi sono vergognata per le risposte degli agenti della Polfer! Ma la colpa in questo caso non è mai di nessuno! Alla fine e’ anche la nostra che abbiamo preso il treno senza aria! La colpa è nostra solo per una cosa! Non ci ribelliamo! Dovevano tutti scendere dal treno e non farlo ripartire fino a quando non avrebbero risolto il problema! Ma siamo un popolo di pecore! Che ci adattiamo anche a questo modo assurdo di viaggiare! Una turista ridendo ha detto: con lo stesso tempo che ci metto per arrivare a Reggio Calabria arrivavo in Brasile! E ha aggiunto un bel che schifo!