ROMA :: 27/08/2024 :: In un momento cruciale per il futuro dell’Ucraina, prende vita Domus Europa, il nuovo Centro Europeo di Cooperazione Italia-Ucraina.
Fondato e presieduto da Stefano Nicolussi Rossi, il Centro si propone come piattaforma permanente di dialogo e progettazione tra istituzioni pubbliche, università, imprese e società civile dei due Paesi.
A rappresentarlo in qualità di portavoce ufficiale è Claudia Conte, giornalista, scrittrice e attivista impegnata da tempo in missioni di solidarietà a sostegno di donne e bambini ucraini vittime della guerra.
A dirigere e presiedere il Comitato scientifico è invece il senatore Marco Scurria, segretario della Commissione Affari Europei del Senato.
Una missione ambiziosa
Domus Europa nasce con l’obiettivo di accompagnare la ricostruzione dell’Ucraina non solo sul piano materiale, ma anche sociale e culturale, creando le basi per una cooperazione duratura tra Italia e Ucraina.
Tre i progetti principali già avviati:
- Sanità e riabilitazione dei veterani di guerra: interventi chirurgici avanzati con la tecnologia TSR per amputati.
- Energia rinnovabile nei Carpazi.
- Finanza sociale: creazione di una banca dedicata agli sfollati interni e alle piccole imprese ucraine.
Il primo intervento a Rivne
La prima missione operativa si svolge oggi a Rivne, con il professor Alexander Gardetto, inventore della tecnologia TSR, affiancato da Claudia Conte. Presso l’Ospedale Municipale verranno effettuati interventi chirurgici gratuiti su amputati di guerra, in collaborazione con cliniche e università ucraine, tra cui la Kharkiv Medical University. I pazienti seguiranno un percorso di riabilitazione completo e diventeranno testimonial del progetto.
Nel corso della missione sono previsti anche incontri istituzionali con il Viceministro della Salute ucraino per avviare un accordo quadro finalizzato alla produzione in loco di protesi bioniche compatibili con la tecnologia TSR.
Un’Europa che costruisce ponti
Con Domus Europa, Italia e Ucraina mettono a sistema competenze, risorse e volontà politica, dimostrando come la cooperazione europea possa tradursi in azioni concrete, restituendo dignità e speranza a chi è stato colpito dalla guerra.
Un momento particolarmente significativo della missione sarà dedicato all’incontro con i bambini dell’ospedale OHMATDYT di Kyiv, struttura simbolo della resistenza ucraina, bombardata ma mai abbandonata. Qui, insieme al direttore generale Oleksandr Urin e al viceministro della Salute Edem Adamanov, sarà lanciato un messaggio di vicinanza e speranza, accompagnato anche da un intervento chirurgico su un bambino come segno di impegno concreto verso i più vulnerabili.
Le parole di Claudia Conte
“Questa missione rappresenta l’essenza più autentica della cooperazione tra Italia e Ucraina: essere presenti dove c’è più bisogno, con soluzioni concrete, competenze e umanità. Non portiamo solo tecnologia, medicina e progetti di sviluppo: portiamo ascolto, rispetto a un popolo ferito. Incontreremo i pazienti amputati, li accompagneremo nel loro percorso di riabilitazione, e ci fermeremo con i bambini per giocare, sorridere, ascoltare. È in quei gesti che si misura la forza di un progetto. L’Ucraina non è sola, e l’Italia sarà lì per ricordarlo con fatti, non solo parole”.
Oltre i confini: diaspora e investimenti
Domus Europa guarda anche all’Ucraina della diaspora, valorizzando la voce delle comunità ucraine presenti in Europa e nel mondo.
Nei giorni scorsi è stato firmato un memorandum per infrastrutture strategiche e impianti sportivi con cinque comuni ucraini, per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. Un segnale forte: investire già da ora, senza attendere la fine della guerra, per sostenere il popolo ucraino e alimentare la ripresa del Paese.
Coraggio e fiducia nel presente
Domus Europa si presenta dunque come un progetto che unisce solidarietà, innovazione e diplomazia operativa, nel segno di un’Europa che costruisce ponti e non lascia indietro nessuno.