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Orsomarso :: Gruppo Cuore: proposte per la Valle del fiume Argentino.

ORSOMARSO :: 03/02/2010 :: Il nostro paese è a vocazione turistica, almeno sulla carta. Abbiamo un territorio pieno di aree protette, fra Riserva Naturale orientata del Fiume Argentino e Parco Nazionale del Pollino, copriamo quasi tutto il territorio. Tutti che guardano lontano, ma solo ai propri interessi! Le ultime amministrazioni comunali che si sono susseguite, compreso i commissariamenti inutili, non hanno prodotto quasi nulla di buono per la promozione dell'immagine del nostra cittadina.

Oggi, per la nostra sopravvivenza, ci vuole gente piena di stimolo, caparbietà in se stessa e che non si tiri indietro per risolvere i problemi. Il nostro territorio comprende una delle zone più belle d'Europa ed è attraversato da uno dei fiumi più belli d'Italia, incastonato fra cime  montuose nel bel verde della Valle  dell'Argentino, nota come la Riserva Naturale, piena di sentieri sconosciuti, di gole selvagge e di grotte, come quella del Frassaneto, della Valle del Palazzo e delle Gioe, tutte senza una sentieristica adeguata per raggiungerle. Ci sono anche luoghi che furono abitati da briganti come Castel Brancato e S.Nocito, tutt'ora privo di  sentieri adeguati. Il Percorso principale, però, è quello del fiume Argentino, che  solo grazie a qualche cittadino di Orsomarso è noto anche al Parco Nazionale del Pollino. Poi vengono altri sentieri come Valle Tufo – Ficara,  Valle Pietra – Massete, Povera Mosca- Massete, Povera Mosca – Palanuda, Povera Mosca – Varco della gatta- Tavolaro- Lungro, denominata anche via del sale, il collegamento che una volta univa il paese di Orsomarso a Morano e Lungro,  che sono completamente da ristrutturare. Purtroppo, occorre sottolineare, ad Orsomarso, si pensa esclusivamente alla costruzione di aree pic-nic, privi di parcheggi e servizi, sottovalutando ogni potenzialità che deriva dallo stesso ambiente e dalla fruibilità del territorio stesso. Questo modo di produrre “un servizio non servito”, crea solo spazzatura e difficoltà di gestione dell'amministrazione del territorio stesso. In questo modo si incentiva soltanto l'arrivo nell'area di turisti senza scrupoli, che consumano merce e generi provenienti da fuori, lasciando quei pochi contenitori stracolmi di rifiuti, da smaltire a spese dei contribuenti orsomarsesi, ancora privi di discarica. Come  bisogna fare per cambiare rotta? Prima di tutto, occorre mettere in moto le istituzioni e i gestori di questa grande area protetta, renderli partecipi a progetti seri e duraturi, perché il potenziale logistico esiste e facendo delle richieste precise e progetti nei tempi giusti, come il ripristino di tutti i sentieri citati, si può garantire il raggiungimento di obiettivi di sviluppo pratici. Ad esempio, allestire dei posti Camper, posti tenda, vie per l'arrampicata, campi di tiro con l'arco e piste montain bike incentiverebbe la permanenza del turista nell'area che porterebbe, di conseguenza, un indotto sul territorio e premierebbe un consumo di prodotti tipici locali e una crescita integrata stabile. Per questo riteniamo che le formule aree pic-nic non controllate andrebbero abolite, perché superate dal modello integrato dell'offerta turistica duratura,( pernottamento, case in fitto, affitta camere ecc.). Lo scopo di tutto ciò potrebbe servire ad invogliare, oltre all'offerta esterna, prima di tutto, l'offerta interna e i visitatori dei paesi vicini, che scoprirebbero un territorio a loro sconosciuto. Inoltre, bisognerebbe costruire parcheggi custoditi nel territorio e fornire la cittadina di un servizio di telefonia mobile più efficiente che vada a coprire l'esigenza di tutti gli utenti, la sicurezza e la salvaguardia stessa dell'ambiente.  Per raggiungere questi obiettivi, già nel 2009, abbiamo proposto all'amministrazione comunale l'istituzione di una commissione consiliare in grado di indicare e mettere in moto le iniziative proposte, ma ancora non abbiamo avuto risposte, speriamo, per ciò,  che almeno oggi, alle soglie della stagione estiva 2010, i nostri amministratori comunali comprendano la proposta, facendola propria per il bene di tutti.