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Paola :: Acquisiti atti su cartelloni pubblicità.

PAOLA :: 16/05/2017 :: I Carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, si sono recati in diverse sedi comunali ricadenti nella territorio della Compagnia al fine di acquisire della documentazione finalizzata a verificare l’affidamento del servizio pubblicitario di predetti comuni nonché la regolarità nella costruzione di maxi impianti pubblicitari che insistono nei predetti territori.

L’indagine odierna rappresenta il prosieguo investigativo dell’attività condotta dai Carabinieri di Guardia Piemontese della Compagnia di Paola e relativa al sequestro preventivo d’urgenza, operato lo scorso 18 marzo, di tutti gli impianti pubblicitari che insistono nei territori dei Comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa e più specificamente di 17 impianti pubblicitari di grosse dimensioni (6 metri per 3 metri). A seguito di tale attività d’indagine, condotta dai Carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Paola, dott.ssa Anna Chiara FASANO, risultano iscritti nel registro degli indagati 12 soggetti tra i quali anche amministratori comunali, tecnici e funzionari comunali. L’articolata e complessa attività d’indagine, sviluppata ed approfondita nel settore degli appalti pubblici, ha permesso finora di accertare che la gestione del servizio pubblicitario dei comuni di Guardia ed Acquappesa veniva affidata dai competenti enti comunali in palese violazione del Codice degli appalti pubblici.

In particolare, sono stati favorite società di servizi pubblicitari, risultate mancanti dei necessari requisiti morali, professionali e di regolarità contributiva e, a seguito delle indagini dei Carabinieri, riconducibili a soggetti di Cetraro e Paola pluripregiudicati per mafia e/o sorvegliati speciale di pubblica sicurezza e, dunque, controindicati nei rapporti pubblici con qualsiasi pubblica amministrazione. I reati contestati sono: turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, depistaggio, concorso di abuso d’ufficio, rifiuto di atti d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.