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Paola :: Attacco mediatico all’Onorevole Antonio Pizzini.

PAOLA :: 15/12/2009 :: Cresce senza più freno anche a livello locale il sentimento di odio che alcuni partiti hanno diffuso contro Silvio Berlusconi e verso quanti, si può dire da adesso, appartengono come lui al Popolo della Libertà. Anche l’on. Antonio Pizzini, esponente regionale del centrodestra, subito dopo il vile attentato che ha subito domenica il premier, ha ricevuto un attacco mediatico contro la sua persona e il suo operato da un giovane estremista della provincia di Cosenza.

Questo giovane, di cui si conosce nome e cognome e che presto dovrà giustificare alla Polizia Postale e alla Magistratura le sue offese, ha pubblicato sul social network Facebook, dove l’esponente di centrodestra tiene quasi quotidianamente un suo rapporto privilegiato con la popolazione calabrese, la spregiativa parola di “FASCISTA” e pesanti calunnie su di lui e su alcune persone vicine al Consigliere Regionale. “Questo, purtroppo, è quanto siamo costretti a subire in questi ultimi mesi da parte di alcuni politici, direttori di testate e conduttori televisivi, sempre più arroganti e portati al terroristimo mediatico e sociale, oltre che da certi militanti che mostrano la loro vera intolleranza verso l’operato degli altri – ha detto l’on. Pizzini a seguito del suo messaggio di solidarietà espresso su Facebook nei confronti del premier Berlusconi e dopo alcune sue considerazioni che stigmatizzavano l’aggressione e la campagna di odio fomentata contro il Presidente del Consiglio –. A questi soggetti manca la forza delle idee e delle vere proposizioni in alternativa alla nostra politica, ed è per questo che incitano allo scontro. Ma tutto ciò può solo partorire azioni come quelle cui abbiamo assistito ieri, se non atti più gravi ed irrevocabili. Inutile rifugiarsi poi sullo squilibrio mentale di chi commette atti inconsulti ed esprimere solidarietà, con incredibile ipocrisia”. “Bisognerebbe evitare di diventare i mandanti morali di simili follie – ha aggiunto Antonio Pizzini – e proporre al proprio antagonista politico solo ragioni migliori e non continue campagne di odio. Lo scandalo di quanto appare adesso su internet, dove si inneggia alla violenza e si sostengono azioni di tale gravità, e che ieri ha toccato anche la mia persona, è il chiaro segnale di un malessere della nostra società, ma anche un segnale di quanta ignoranza ed inciviltà registra questo nostro Paese. Non sarà un caso che l’inneggiato aggressore fosse un simpatizzante di una certa parte politica e di un certo modo di pensare, così come non lo è di certo neanche per questo giovane idiota”.