CAMPOTENESE :: 14/07/2025 :: Il Pollino Cocktail Camp ha trasformato Catasta a Campotenese (Cs), l’hub turistico e bike point della Ciclovia dei Parchi, in un grande laboratorio di creatività, gusto e natura. Per tre giorni, il Parco Nazionale del Pollino è stato il cuore pulsante di un evento unico in Italia, dedicato alla miscelazione botanica e alla valorizzazione della biodiversità officinale e aromatica di questa straordinaria area protetta.
Mixology e botaniche: l’incontro perfetto
Erbe come santoreggia, origano selvatico, ruta, timo serpillo e tante altre specie spontanee del Pollino sono state protagoniste di cocktail innovativi, tasting e show dal vivo. Obiettivo del Camp, spiegano i fondatori di Catasta – Manuela Laiacona, Giovanni Gagliardi, Donato Sabatella e Sergio Senatore – è quello di «accendere i riflettori su uno dei patrimoni più straordinari del Parco Nazionale del Pollino: la sua ricchezza botanica», promuovendo il territorio attraverso linguaggi contemporanei come la mixology.
A guidare la direzione artistica del format è stato il bartender calabrese Umberto Oliva, attivo a Milano, uno dei nomi di spicco della miscelazione italiana. Insieme a lui, un vero parterre di professionisti provenienti da tutta la Penisola:
- Giuliana Giancano (Pout Pourri, Torino)
- Julian Biondi (Fermenthinks & Seeds, Firenze)
- Benjamin Cavagna (1930, Milano)
- Ivan Filippelli (The Spirits, Milano)
- Dario Minacori (La Rotta di Ulisse, Messina)
- Antonio De Cristofaro (Brezza, Soverato)
- Nino Rossi e Damiano Martino (Aspro Cocktail Bar, Santa Cristina d’Aspromonte)
- Peke Bochicchio (Barmacia Soluzioni Spiritose, Potenza)
- Francesco Vocaturo (Blacksheed, Cosenza)
- Carlo Miraglia (Pollino Divino, Rotonda)
- Paolo Settino (SoleLuna, Castrovillari)
- Vittoria Artesi (Salimora, San Nicolò di Ricadi)
- Leone Sannicola (Musical Club, Saracena)
- Domenico Tripaldi (Caffo Bartender)
- Roberto Gulino (La Bodega, Cosenza)
- Fedele Aita (MyCoffee, Morano Calabro)
- Enrico Calzuola (Experience Café, Rocca Imperiale)
Al loro fianco, i produttori di liquori e spirits locali, tra cui Caffo, Emporia Gin, Ferrochina del Moro, Galtieri Liquori, Ginnastic, Ginsud & Amarsud, Il Pellicano Vermouth de L’Arciglione, Me Fusion Gin, Mzero Sea Amaro, Passaro Liquori, Qual’Italy e Vecchio Magazzino Doganale, hanno arricchito il Camp con le ultime novità del settore.
Live show, tasting e racconti di territorio
Il pubblico ha potuto assistere a live show mozzafiato, dove i mixologist hanno reinterpretato cocktail classici e creato nuove ricette usando botaniche locali. Grande successo anche per il walk around tasting, che ha permesso ai visitatori di interagire direttamente con i produttori e scoprire i segreti dei loro distillati.
Natura e spirito green
Accanto alla miscelazione, il Camp ha proposto esperienze immersive nella natura, come:
- “Sui Sentieri dei Botanici”, escursione guidata da Andrea Vacchiano
- “Pollino Officinalis”, passeggiata guidata da Francesco Sallorenzo per scoprire le piante officinali del Parco
- “Masistro Bike Adventure”, pedalata nella spettacolare dolina carsica di Masistro, Geosito Unesco lambito da faggi secolari
- “Lungo i sentieri dei Basiliani”, foraging con Carmine Lupia e Giovanni Canora del Conservatorio Etnobotanica, alla scoperta delle erbe secondo la tradizione dei monaci Basiliani, custodi medievali della botanica
Molto apprezzate le visite guidate al Conservatorio Etnobotanica di Castelluccio Superiore, partner del Camp, che ha aperto le sue porte per raccontare il repertorio botanico del Pollino in chiave scientifica e divulgativa.
Verso nuove pagine
Il Pollino Cocktail Camp lascerà una traccia importante anche oltre l’evento stesso: sarà infatti il protagonista del primo libro dedicato alla botanical mixology del Pollino, in co-produzione con Rubbettino Editore. Un progetto editoriale che racconterà storie, ricette e curiosità legate alla straordinaria biodiversità di questo territorio.
Con la sua formula innovativa, il Camp ha saputo parlare non solo agli operatori del settore ma anche a turisti, appassionati e community locali, consolidando il Pollino come nuova frontiera per la miscelazione botanica italiana e per il turismo sostenibile.